IL PROGETTO

A Roma nasce Città Tim, il quartier generale si fa “grande”

Telecom Italia trasferirà l’headquarter capitolino da Corso Italia all’Eur. Parte il progetto Smart Working: telelavoro e tecnologie per tagliare costi e spingere sull’efficienza. Soddisfazione dei sindacati: “Una svolta”

Pubblicato il 08 Mag 2015

F.Me.

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Razionalizzare il costo degli affitti e migliorare la qualità del lavoro, puntando su telelavoro e nuove tecnologie. E’ l’obiettivo di Smart Working, il piano immobiliare di Telecom Italia che ha avuto il via libera del cda di ieri e che l’azienda ha presentato oggi ai sindacati di settore. Il piano si completerà in 24-36 mesi, interesserà 10 città e 30mila lavoratori: prevede, secondo quanto apprende Radiocor, la ristrutturazione di 51 edifici per 400mila metri quadri complessivi, e risparmi grazie a 700mila metri quadri che saranno liberati.

Il costo previsto è di 300 milioni ma si autofinanzierà con i risparmi attesi dalla razionalizzazione degli immobili. ‘Smart Working” è definito dalle sigle sindacali “ambizioso” ma “sensato” e porterà l’azienda a ottenere notevoli risparmi – ancora da quantificare il saldo finale – migliorare la vita dei dipendenti e anche a dire addio, secondo quanto si apprende, a sedi storiche nella Capitale come Corso d’Italia e Parco dei Medici. A Roma il nuovo quartier generale di TI sorgerà all’Eur nell’ex sede del ministero delle Finanze -le torri di Ligini – e sarà denominato Città Tim.

Si tratta si 65mila metri quadrati che verranno recuperati per la nuova sede centrale di Telecom Italia. L’assessore capitolino alla Trasformazione urbana, Giovanni Caudo, ha spiegato che “stamani nell’incontro con il responsabile di Telecom Italia, Pierfrancesco De Martino, e di Cdp Immobiliare, proprietario dell’immobile, abbiamo ufficializzato l’avvio del progetto di recupero che avrà una valenza non solo edilizia ma anche urbana e lunedì ci sarà il primo incontro tecnico”. Caudo ha spiegato che “l’obiettivo è quello di aprire i cantieri entro l’anno. Il progetto sana una ferita del quartiere dell’E42 e cancella un paesaggio tristemente noto per lo stato di abbandono e degrado; era un impegno che il sindaco Marino ha preso in campagna elettorale e ora la promessa è stata mantenuta”.

“Il recupero delle torri di Ligini – ha dichiarato il presidente del IX municipio, Andrea Santoro – rappresenta il primo passo per il rilancio dell’Eur, un quartiere dalle grandi potenzialita’ turistiche a vocazione congressuale, completamente abbandonato e svilito dalla passata amministrazione di centrodestra e da una gestione inadeguata della partecipata Eur Spa”.

Il progetto Smart Working, spiega Giorgio Serao della Fistel Cisl, “è ambizioso e punta a valorizzare il lavoro e la qualità della vita delle persone attraverso la riorganizzazione degli spazi, dei modi di lavorare e del rapporto tra capo e collaboratore. Ai lavoratori verrà offerti una serie di servizi (come mense, palestra, lavanderia) per favorire il bilanciamento tra vita e lavoro.

Viene gradualmente superato il concetto di postazione fissa, che non significa non avere la propria scrivania, ma utilizzare una serie di altri spazi o altre sedi dove poter scegliere di svolgere la propria attività”.

“Si tratta – racconta Michele Azzola, segretario nazionale della Slc Cgil – di un progetto molto ambizioso, finalizzato a risparmiare. Bisognera’ ora vedere che tempi e obiettivi saranno poi rispettati. Telecom era ancora legata a un vecchio modello di gestione ‘una persona-un ufficio’, si tratterebbe di cambiare mentalità, passando allo smart working”. Le città interessate sono Roma e Milano principalmente, assieme a Napoli, Torino, Palermo, Firenze, Bologna, Bari, Padova e Venezia.

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