MERCATO UNICO DIGITALE

Europa: niente roaming zero senza accordo sulla net neutrality

Questa la linea su cui si sarebbe espressa la maggioranza dei Paesi durante l’ordierno Consiglio Ue. I tagli delle tariffe non prima del 2018 e la palla passa ora nelle mani del Parlamento

Pubblicato il 12 Giu 2015

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E’ “realistico trovare un accordo” per “cancellare i sovraccosti del roaming prima del 2018” a condizione che nell’intesa siano tenute “in conto le altre questioni connesse del pacchetto” tlc. Così la presidenza lettone dell’ Ue al termine del Consiglio tlc. “La finestra di opportunità è tra il 2016 e il 2018”, ha affermato il commissario Guenther Oettinger, sottolineando che “ora la palla è nel campo del Parlamento”. Se questo “determinerà la sua posizione”, l’intesa sarà raggiunta “nelle prossime settimane”.

Durante il consiglio la presidenza lettone ha avvertito che “deve essere ridotto il fossato tra i colegislatori” ma “non ad ogni costo” perché “la copertura dei costi deve essere la regola di base per l’abolizione del roaming” in quanto “non possiamo obbligare gli operatori ad operare in perdita”. La presidenza lettone preparerà un nuovo testo di compromesso ma “tocca ora al Parlamento Ue dimostrare il suo impegno per chiudere il dossier il prima possibile”. Gli europarlamentari, ha sottolineato il ministro lettone Anrijs Matiss, hanno infatti cancellato un incontro previsto per lunedì.

“Il Consiglio ha la volontà di andare avanti verso la fine del roaming se il Parlamento europeo s’impegna su tutte le questioni aperte” del pacchetto tlc, che include anche la net neutrality”, aveva chiarito Guenther Oettinger su Twitter dopo la colazione con i ministri dei 28 organizzata per cercare di superare l’impasse sul roaming. Al momento però ancora emersa una data precisa.

Il messaggio chiave emerso, è che “la fine del roaming deve essere sostenibile”, mentre “abbiamo bisogno anche di una forte concorrenza nazionale e principi che tengano nel futuro per un internet aperto e l’innovazione attraverso la catena del valore digitale”. La Commissione, ha sottolineato la portavoce, “continua a sostenere parlamento e Consiglio Ue per raggiungere una
conclusione rapida ai negoziati” perché “se vogliamo un mercato unico digitale, non possiamo piu’ aspettare per garanzie europee per la net neutrality e un calendario ambizioso e vincolante per la fine dei sovraccosti del roaming”.

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