IL PIANO

Banda ultralarga, Enel deus ex machina?

Al suo intervento in direzione PD il premier Matteo Renzi ha acceso i riflettori sulla discesa in campo dell’azienda energetica: “Grazie alla competenza e alla qualità di Enel abbatteremo i costi della banda ultralarga”. In campo anche Telecom Italia. Patuano: “Estremamente interessati a collaborazione. Aspettiamo offerta”

Pubblicato il 07 Ago 2015

Mila Fiordalisi

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“Grazie alla competenza e alla qualità di Enel abbatteremo i costi della banda ultralarga”. All’indomani dall’approvazione del piano ultrabroadband da 12 miliardi attraverso lo stanziamento dei primi 2,2 miliardi di risorse pubbliche da parte del Cipe, il premier Matteo Renzi in occasione della Direzione Pd ha riacceso i riflettori sull’importanza del progetto. “Ieri il Cipe ha dato il via libera al piano da 12 miliardi, staccando il primo assegno da 2,2 miliardi. E’ una cosa enorme. Saremo all’avanguardia in Europa: nel giro di un triennio abbandoneremo gli ultimi posti, saremo in Champions League e punteremo allo scudetto”.

La società energetica è stata chiamata in causa anche da Marco Patuano, numero uno di Telecom Italia in occasione della conference call per la presentazione della semestrale: “Abbiamo detto in modo molto chiaro che siamo estremamente interessati a un piano con Enel, o con chiunque voglia fornirci servizi a livello di infrastrutture che ci permettano dei risparmi. Se arrivasse un’offerta la valuteremmo immediatamente e potremmo anche partire immediatamente”. Che le due aziende siano sempre più vicine è un dato di fatto: nei giorni scorsi Enel e Tim hanno firmato un accordo in base al quale l’operatore di Tlc metterà a disposizione la propria rete mobile per trasmettere esclusivamente i dati relativi alle misure dei consumi di energia dei contatori elettronici.

Enel sta spingendo in direzione dell’ultrabroaadband. L’Ad Francesco Starace ha annunciato che l’azienda sta studiano 25 piccole e medie città situate nei vari cluster in cui l’Italia è stata divisa per la banda ultralarga: “Stiamo procedendo da soli e con altri operatori per stabilire quali possono essere le sinergie e la nostra partecipazione al progetto”. “A settembre completeremo questo studio e potremo indicare quale sarà la nostra partecipazione. Fermo restando che non vogliamo essere un altro operatore di tlc o il proprietario dei cavi ma l’operatore responsabile della posa e della manutenzione”.

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