I CONTI

Ben Ammar “zoppica” sulle Tv: nel 2014 attività in perdita

Conti in rosso per le holding distruibuite tra Italia, Francia e Nord Africa. I bilanci dello scorso anno, appena depositati, mostrano le difficoltà di Quinta communications, Hscs, Prima Tv e Eagle pictures

Pubblicato il 01 Set 2015

tarek-ammar-120316172038

Il 2014 è stato un anno difficile per le attività televisive di Tarak Ben Ammar. Almeno a giudicare dai conti delle holding in campo tra Italia, Francia e Nord Africa. A fare il quadro della situazione è MF, che passa in rassegna i bilanci 2014, appena depositati, della holding francese Quinta Communications (Qc) e della holding italiana Holland Coordinator & Service Company (Hcsc), controllata dall’omonima olandese che detiene anche il 75% della capogruppo transalpina.

La perdita 2014 di Quinta Communications, pari a 15,3 milioni di euro, è stata riportata a nuovo dall’assemblea dei soci presieduta dallo stesso Ben Ammar e va ad aggiungersi agli altri 93,8 milioni di passivo rivenienti da esercizi precedenti. Quinta Communications, che ha un capitale di 66 milioni e una riserva sovrapprezzo azioni di 78,4 milioni, controlla attivi per 52 milioni, tra i quali il 100% della francese Teleclair, il 99,4% della Quinta Communications Tunisie e, nello stesso Stato nordafricano, il 49% di Quinta Communications Distribution Tunisie, il 49,6% di Andromeda Tunisie e il 45% di Imperium Tunisie, tutte attive nella produzione o post-produzione di programmi e tutte colpite dal rischio-Paese, quantificato in 18,4 milioni di accantonamenti.

In Gran Bretagna Quinta Communications è presente col 50% di Delta Films, The Last Legion Ltd e Delta Young Hannibal, nel quadro di una coproduzione internazionale di tre film con Dino De Laurentiis.

Quanto allo specifico della situazione italiana, Hscs, che ha registrato ricavi per 73 milioni di euro, ha registrato nel 2014 una perdita consolidata di 9 milioni, mentre nel 2013 aveva ottenuto utli per 30,2 milioni). La controllata Prima Tv, che gestisce la rete digitale DFree, ha perso circa 3 milioni di euro, proprio come la casa di distribuzione cinematografica Eagle Pictures.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati