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Banda ultralarga, si fa avanti (anche) Acea

L’ad Alberto Irace: “Primi contatti con le telco e dialogo con il Governo. Puntiamo a dare un contributo per accelerare lo sviluppo delle nuove reti”

Pubblicato il 10 Set 2015

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Anche Acea sta valutando l’ipotesi di entrare nella partita per lo sviluppo della banda ultralarga in Italia. Dopo Enel, che ha già avanzato la propria disponibilità e ha iniziato a valutare le possibilità operative con le telco, anche l’azienda romana fa un passo avanti.

“Siamo stati ascoltati dal Governo, abbiamo espresso la nostra opinione – ha riferito per la prima volta l’amministratore delegato della società Alberto Irace (nella foto) – E’ evidente che è un qualcosa in corso di definizione, non c’è ancora un modello di business definito: quando lo sarà lo valuteremo con attenzione, sicuramente io esprimo il nostro interesse”.

“Però – ha continuato Irace parlando a margine dell’inaugurazione di una ‘Casa dell’Acqua’ al Colosseo – dentro dei confini, perché noi non siamo certo un operatore di Tlc, non siamo interessati a quello, noi possiamo fare gli elettricisti. Se possiamo fare qualcosa di utile per accelerare lo sviluppo della banda larga in Italia, la possiamo anche considerare una opportunità di crescita e di creazione di valore per Acea“.

I primi sondaggi con gli operatori ci sono già stati, conclude l’Ad di Acea: “Abbiamo avuto – afferma – contatti, assolutamente preliminari, con soggetti potenzialmente interessati”.

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