LA DELIBERA AGCOM

Mvno “dominanti”: via a tariffe di terminazione

BT Italia, Lycamobile, Noverca e Poste Mobile i quattro virtuali ai quali è stata estesa l’applicazione della tariffa da 0,98 centesimi al minuto confernata per il triennio 2014-2017. Prezzi uniformati anche per extra-Ue

Pubblicato il 11 Set 2015

Mila Fiordalisi

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La tariffa di terminazione pari a 0,98 centesimi al minuto va estesa anche ai quattro operatori mobili virtuali (Mvno) BT Italia, Lycamobile, Noverca e Poste Mobile. Lo ha deciso il Consiglio di Agcom (presieduto dal presidente Angelo M. Cardani, relatore Antonio Nicita) in occasione dell’approvazione – con il via libera della Commissione Ue – della delibera finale relativa all’analisi del mercato dei servizi di terminazione delle chiamate vocali su singole reti mobili (mercato n. 2 della Raccomandazione n. 2014/710/UE), per il periodo 2014-2017.

In linea con gli orientamenti della Commissione Ue, l’Authority ha esteso la posizione di dominanza singola nel mercato della terminazione ai quattro operatori virtuali nel mercato nazionale (BT Italia, Lycamobile, Noverca e Poste Mobile) “che, pur sprovvisti di risorse radio, offrono, tramite le proprie infrastrutture di rete, servizi di terminazione vocale ad altri operatori (c.d. full Mvno)”. Ed è stata confermata l’individuazione dei quattro operatori di rete mobile, Telecom Italia, Vodafone, Wind e H3G, “quali detentori di significativo potere di mercato e l’imposizione in capo a questi degli obblighi di: accesso e uso di determinate risorse di rete; trasparenza; non discriminazione; controllo dei prezzi e contabilità dei costi”.

L’Aurorità ha confermato per il triennio 2014-2017 la tariffa efficiente di terminazione del 2013, pari a 0,98 cent/min, già applicata agli operatori radiomobili, estendendola, a partire dall’entrata in vigore del provvedimento, dunque anche agli operatori virtuali.

“L’Autorità, tenuto conto del fatto che gli operatori di Paesi extra-Ue/See praticano sulla propria rete tariffe di terminazione di gran lunga superiori a quelle regolate a livello europeo (pari, per gli operatori italiani a 0,98 eurocent/min), con questo provvedimento, ha rimosso la disparità di trattamento per le chiamate originate in paesi extra Ue e terminate in Italia, allineandosi alla posizione della maggior parte dei paesi Ue”.

Gli operatori mobili nazionali potranno dunque definire, su base commerciale, le tariffe di terminazione applicate alle chiamate originate da clienti di operatori extra-Ue/See, “nel rispetto dei principi generali di buona fede e ragionevolezza nelle negoziazioni”.

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