LA CRISI

Call&Call, 430 lavoratori in cassa integrazione

Accordo tra i sindacati e l’azienda: previsti anche incentivi all’esodo e alla riduzione dell’orario oppure 24 mesi di disoccupazione

Pubblicato il 21 Set 2015

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Dal 1° ottobre scatterà la cassa integrazione per 430 dipendenti di Call & Call, operanti nel call center de La Spezia che conta 603 lavoratori. La decisione – spiegano i sindacati – determinata dalla diminuzione del carico di lavoro richiesto dalla commessa Enel. Slc, Fistel e Uilcom hanno firmato l’accordo dopo 25 ore di trattativa.

Negli incontri fiume che si sono svolti nei giorni scorsi in Confindustria, infatti, Call & Call ha dapprima proposto 205 licenziamenti tra coloro che operano nella commessa Enel nei siti di Pistoia e La Spezia, ma le sigle hanno strappato almeno tre mesi di ammortizzatori sociali, in attesa che il gruppo, presieduto dallo spezzino Umberto Costamagna e che presto vedrà l’ingresso del direttore generale Danilo Vivarelli (ex Fastweb), partecipi a gara per l’acquisizione di nuovi appalti.

Nel frattempo i lavoratori avranno la possibilità di usufruire di esodi volontari compensati da 4 mensilità a carico dell’azienda, 2 mesi e 20 giorni di cassa integrazione, 24 mesi di Naspi (l’assegno di disoccupazione), e anche di accedere alla riduzione oraria con un incentivo massimo di 2.000 euro.

“La cassa integrazione terminerà il 20 dicembre – hanno spiegato Tiziana Venelli di Slc Cgil, Speranza Poleschi di Fistel Cisl e Alessandro D’Ippolito di Uilcom Uil – perché nemmeno si sa ancora se a gennaio sarà rifinanziata. E poi perché, in caso di nuove commesse, saranno necessari una decina di giorni per la formazione del personale”.
Intanto nelle prossime settimane è attesa la presentazione del nuovo piano industriale che sarà stilato sotto la supervisione di Vivarelli, un top manager del settore. Call & Call punta a soluzioni per l’aumento del fatturato, che oggi si aggira intorno ai 53 milioni di euro annui, anche con l’apertura di nuovi call center all’estero (una soluzione ancora non utilizzata dal gruppo). Ma sarà importante anche abbassare la quota della commessa Enel alla Spezia e a Pistoia, per evitare che i problemi di un singolo cliente mettano in crisi una fetta così cospicua della forza lavoro.

Di fatto la cassa integrazione porterà ad una riduzione media del 30 per cento dell’orario di lavoro, in maniera verticale od orizzontale, per un totale di 5/6 giorni di impiego in meno al mese.

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