Commissariamento per Fastweb e Sparkle?

Domani la decisione del giudice Morgigni su richiesta della procura di Roma. Atteso anche il primo interrogatorio di Silvio Scaglia che intanto si dichiara innocente

Pubblicato il 01 Mar 2010

Conto alla rovescia per la decisione sul commissariamento di
Fastweb e Telecom Italia Sparkle, richiesto dalla procura di Roma
per il coinvolgimento delle due società nell'inchiesta sul
maxi-riciclaggio. La decisione del giudice Aldo Morgigni, infatti,
è attesa per domani, al termine di una camera di consiglio fissata
per il pomeriggio.

Secondo quanto si è appreso nei giorni scorsi, la richiesta di
commissariamento è motivata dalla "mancata vigilanza"
delle due società ed è stata avanzata sulla base della legge 231
del 2001, che prevede appunto sanzioni per quelle societa' che
non predispongono misure idonee ad evitare danni all'intero
assetto societario. Se gli amministratori presenteranno garanzie
ritenute idonee e' comunque probabile che la richiesta della
Procura non venga accolta.

Sulla necessità di garantire continuità operativa alle due
aziende e di non optare per misure eccessive – anche in
considerazione della rimozione dei manager coinvolti dalle indagini
– si sono espressi nei giorni scorsi anche i ministri Scajola e
Romani preoccupati degli impatti della vicenda sui progetti di Tlc
portati avanti dalle due aziende.

Sempre domani, alle 10, è invece in programma presso il carcere di
Regina Coeli, l'interrogatorio dell'ex amministratore
delegato di Fastweb, Silvio Scaglia, che da venerdi' notte
e' detenuto nel carcere di Rebibbia.

Intanto stamattina Silvio Scaglia, fondatore ed ex Ad di Fastweb
dal carcere di Rebibbia dichiara la propria estraneità ai fatti
che riguardano la maxi inchiesta sul riciclaggio che ha sortito 56
mandati di arresto e vede indagati circa 80 fra manager e vertici
di aziende fra cui Telecom Italia Sparkle. 

"Se avessi voluto falsificare le carte processuali, non avrei
certo fatto diecimila chilometri per presentarmi dai giudici e
chiarire la mia posizione", ha dichiarato Scaglia alla
deputata radicale Rita Bernardini che gli ha fatto visita al
carcere romano. "Come posso inquinare le prove se non ricopro
in Fastweb da anni incarichi di responsabilità? Sono solo
consigliere non esecutivo dell'azienda".

In vista dell'interrogatorio con il gip previsto per domani
Scaglia è impegnato nella lettura delle carte processuali.
"Sto leggendo quelle milleseicento pagine della misura
cautelare. Ma non riguardano tutte me", ha riferito.

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