Faro Antitrust su Niel e Bollorè

Al capo di Iliad chieste le delibere con cui i cda hanno approvato l’acquisto di azioni TI, a Telecom Italia l’elenco degli azionisti oltre il 2% e l’esistenza di patti parasociali.

Pubblicato il 31 Ott 2015

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L’Autorità garante per la concorrenza e il mercato ha chiesto all’imprenditore francese Xavier Niel le delibere con le quali i consigli di amministrazione delle società da lui controllate hanno approvato gli acquisti di titoli del gruppo Telecom Italia. Lo ha riferito alle agenzie una fonte a conoscenza del dossier.

“L’Antitrust spiega la fonte – ha scritto a Niel e a Telecom Italia. All’imprenditore francese sono state chieste informazioni sul suo gruppo e le attività nel settore tlc oltre alle delibere con cui sono stati approvati gli acquisti di titoli di Telecom Italia“.

Al gruppo Telecom l’Autorità presieduta da Giovanni Pitruzzella ha invece richiesto tutto il materiale che consentirà di verificare “se ci sono azionisti di controllo: nome dei detentori di quote oltre il 2%, esistenza di eventuali patti parasociali e verbali delle assemblee”.

La fonte ha detto che “potrebbe scaturire un’istruttoria, anche congiunta con l’Antitrust Ue, per capire se ci siano accordi o soggetti a livello soprannazionale che agiscono con l’intento di restringere la concorrenza”.

Ieri la Consob aveva comunicato che in base alle informazioni ricevute, all’imprenditore francese fanno capo impegni di acquisti di azioni pari al 15,143% del capitale di Telecom Italia. Un altro gruppo d’oltralpe, quello di Vincent Bollorè, detiene in Telecom una percentuale di azioni superiore al 20%.

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