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La Rovere (Wind): “Wholesale, le nuove regole guardano al futuro”

Plauso dell’operatore alla delibera Agcom 2014-2017. “Un approccio bilanciato che, a differenza del solito, ha già ottenuto un ok senza riserve dalla Commissione europea”

Pubblicato il 12 Nov 2015

Alessandro Longo

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“Regole equilibrate che soddisfano le esigenze di tutti gli operatori e al tempo stesso preparano il terreno per gli scenari futuri”. Sulla delibera Agcom per il mercato wholesale di rete fissa 2014-2017, è positivo senza riserve il giudizio di Wind, a quanto riporta Massimo La Rovere, Responsabile Regulatory, Antitrust and Eu Affairs. Con la sola nota che “aspettiamo di vedere il testo definitivo pubblicato”. “E’ comunque già un ottimo indizio che la Commissione europea non abbia fatto nessun appunto al testo notificato, a differenza di quanto è accaduto di solito in questi casi”.

Come sapete, sono arrivate le nuove regole Agcom 2014-2017 per l’accesso wholesale, a lungo attese. Come le giudicate?

L’approccio di Agcom è molto corretto, bilanciato ed è di tipo forward looking, di prospettiva futura, poiché affronta tutte le tematiche più innovative, come l’accesso in fibra, Vula, subloop unbundling, bitstream, vectoring multi-operatore, mettendosi all’avanguardia su tutti questi fronti. Importanti anche altre misure: la disaggregazione dei servizi di manutenzione e gli incentivi per il passaggio alla fibra ottica. Facciamo un esempio, per comprendere tale passaggio. Se Telecom volesse chiudere una centrale, è obbligata a offrire su fibra un servizio analogo a quello in rame – che quindi spegnerebbe – agli operatori che non hanno ancora migrato i propri utenti sulla nuova rete. La conferma che le scelte Agcom sono positive è anche nella risposta della Commissione europea al testo notificato: non ha fatto commenti. Laddove in passato la Commissione ha sempre indicato numerosi appunti ai testi forniti dalla precedente consiliatura dell’Autorità.

Che cosa rende “di prospettiva futura” le nuove regole Agcom?

Il testo puntuale della delibera non è ancora disponibile, ma, considerando quanto inviato da Agcom in Commissione EU e quanto presente nel comunicato stampa, è un intervento di sistema, ossia aperto a tutti i futuri sviluppi. Considera i passi successivi possibili con cui il mercato evolverà, tenendo conto dei servizi all’ingrosso venduti ed acquistati da tutti. Tra gli elementi principali evidenziamo: la disaggregazione ed esternalizzazione dei servizi di manutenzione e di attivazione, regole certe sullo switch off delle centrali. Previsti anche sconti in caso di migrazione di più linee verso la fibra, nonché agevolazioni per i servizi fibra e conseguenti riduzioni economiche su rame e fibra, e, infine, l’incentivazione ad aprire centrali di minore dimensione (con il raggruppamento delle attività di centrali diverse).

Non c’è nulla che vorreste diverso, quindi?

Mi sembra che Agcom abbia tenuto conto delle esigenze dei clienti e di tutti gli operatori ed abbia fornito una propria idea concreta di evoluzione futura, identificando anche gli strumenti per manutenere il set di regole. Ci riserviamo, comunque, di analizzare nel dettaglio il testo definitivo una volta pubblicato.

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