PRIVACY

Blackberry lascia il Pakistan: “Non cediamo alla richieste del governo”

L’azienda canadese non accetta di fornire accesso “totale” alle comunicazioni scambiate con i servizi Blackberry per le imprese: “Sulla privacy nessun compromesso”

Pubblicato il 30 Nov 2015

Patrizia Licata

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Blackberry lascia il Pakistan: la decisione di chiudere ogni attività nel Paese a partire dall’anno prossimo è stata presa perché l’azienda canadese non ha intenzione di piegarsi alla richiesta del governo pakistano di avere accesso “completo” ai suoi dati.

Il governo della Repubblica islamica ha domandato a Blackberry di poter entrare “indiscriminatamente” nelle email del suo Blackberry Enterprise Service (Bes) e alle chat della sua piattaforma Bbm. A luglio Islamabad aveva ordinato la sospensione di tutti i servizi del vendor canadese indicando agli operatori mobili attivi in Pakistan che Blackberry non era più autorizzata ad operare nel Paese a partire dal 30 novembre per “motivi di sicurezza”.

Blackberry avrebbe potuto negoziare col governo pakistano un accordo per tornare operativa e salvaguardare la relazione commerciale con i suoi 5.000 utenti aziendali nel Paese, riferisce il sito The Verge, ma il gruppo dell’Ontario ha preferito chiudere definitivamente la sua attività in Pakistan, dove dal 31 dicembre non sarà più presente né con i suoi device né con i suoi servizi.

Il Coo Marty Beard ha annunciato la decisione presa da Blackberry sul blog ufficiale dell’azienda spiegando che “avremmo preferito non lasciare questo mercato”, ma “restare in Pakistan avrebbe significato venir meno al nostro impegno di proteggere la privacy dei nostri utenti” e questo è un “compromesso che non siamo disposti a fare”. “Anche se riconosciamo l’esigenza di cooperare con legittime richieste dei governi a fini investigativi”, ha continuato Beard, “non abbiamo mai consentito un accesso totale ai nostri server” perché questo va oltre le necessità della pubblica sicurezza.

In realtà in altri Paesi – India, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Russia – Blackberry ha accettato dei “compromessi” con i governi desiderosi di monitorare le comunicazioni degli utenti Bes e anche negli Stati Uniti, se costretta tramite le appropriate vie legali, Blackberry fornisce le informazioni personali richieste dal governo; tuttavia il Pakistan voleva una vera “porta d’ingresso” (backdoor) a tutte le comunicazioni degli utenti Blackberry e tale pretesa è stata considerata eccessiva. Uscendo dal mercato pakistano Blackberry protegge la sua reputazione senza che la mossa incida sulla sua redditività, visto il numero esiguo di utenti pakistani, anche se nel suo post Beard ha definito il Pakistan un “mercato importante” dal quale Blackberry esce “con rammarico”.

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