LA TRIMESTRALE

Ericsson, boom degli utili: paga la riduzione dei costi

Balzo del 68% per l’utile netto nel quarto trimestre 2015, mentre le vendite salgono dell’8% e l’accordo sui brevetti con Apple fa crescere le entrate della proprietà intellettuale. Ma gli analisti si aspettavano qualcosa di più

Pubblicato il 27 Gen 2016

Patrizia Licata

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La svedese Ericsson mette a segno un balzo del 68% dell’utile netto nel quarto trimestre 2015, passando a 7 miliardi di corone (circa 760 milioni di euro), grazie a una combinazione di fattori: riduzione dei costi, moderata crescita delle vendite, rafforzamento del dollaro Usa e l’accordo siglato con Apple a dicembre che ha messo fine al contenzioso sui brevetti e garantito maggiori entrate. Il risultato è però inferiore ai 7,34 miliardi di corone (circa 790 milioni di euro) attesi dagli analisti.

L’utile operativo è in crescita del 75% anno su anno a 11 miliardi di corone, mentre le vendite totali sono cresciute dell’8% da 68 a 73,6 miliardi di corone (da 7,33 a 7,87 miliardi di euro), anche in questo caso sotto i 74,07 miliardi (7,98 miliardi di euro) del consensus. Inoltre, le vendite sono in calo dell’1% se si eliminano gli effetti del cambio valuta.

I ricavi da proprietà intellettuale sono cresciuti da 9,9 miliardi a 14,4 miliardi di corone (da 1,06 a 1,55 miliardi di euro) proprio grazie all’accordo con Apple. Ericsson ha detto di aver più che triplicato le entrate del licensing negli ultimi cinque anni, grazie ad accordi con tutti i grandi produttori di dispositivi mobili.

L’azienda svedese ha indicato che la sua divisione Reti (Networks) è cresciuta in Nord America e che il mercato del 4G in Cina è in ripresa, dopo un terzo trimestre debole. I mercati emergenti come India, Indonesia e Messico restano forti mentre mercati come Russia, Brasile e parti del Medio Oriente continuano a mostrare segnali di debolezza, soprattutto a causa di fattori macro-economici. Gli investimenti in Europa sono trainati dalla transizione dal 3G al 4G e dai progetti per potenziare la capacità di rete.

Il vendor svedese ha anche ridotto i costi operativi di circa il 10% anno su anno nella seconda metà del 2015, in linea con l’obiettivo di ottenere risparmi per 9 miliardi di corone entro il 2017.

Dopo aver più che raddoppiato il flusso di cassa operativo nel quarto trimestre, Ericsson ha alzato il dividendo del 9% a 3,7 corone per azione. Per il prossimo futuro, il vendor indica che avrà un approccio più cauto alle acquisizioni di nuove società mentre si concentrerà sull’acquisizione di nuovi contratti nel core business, specialmente nel 4G, e sul miglioramento della redditività nelle aree di crescita strategiche, tra cui le vendite di software.

Infine, l’alleanza strategica con Cisco annunciata a novembre scorso dovrebbe estendere il mercato di riferimento di Ericsson e portare almeno 1 miliardo di dollari di vendite aggiuntive entro il 2018. Ericsson prevede che la collaborazione con Cisco produrrà effetti positivi sull’utile operativo già quest’anno.

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