INVESTIMENTI

Banda ultralarga, per la Toscana in arrivo 253 milioni

Stanziata la cifra destinata alla Regione per la realizzazione delle infrastrutture ultra-veloci. Il presidente Rossi: “Informatizzazione del territorio priorità strategica, le imprese accolgano la sfida con entusiasmo”

Pubblicato il 12 Feb 2016

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Per lo sviluppo della banda ultralarga in Toscana sono in arrivo 253 milioni di euro. É questa la cifra stanziata per la Regione dopo l’approvazione a Roma da parte della Conferenza Stato Regioni dell’accordo quadro con il ministero per lo Sviluppo Economico. Dei soldi complessivi, 133 milioni arriveranno dal Governo e 120 li metterà la Regione, utilizzando anche fondi europei.

“Contiamo di infrastrutturare, da ora al 2020, tutto il territorio a partire dalle zone in cui sono maggiormente presenti le aziende che rappresentano i principali utilizzatori dei servizi ultraveloci e da quelle non coperte dai normali operatori perché per loro meno commercialmente convenienti”, spiega l’assessore ai sistemi informativi, Vittorio Bugli.

L’ente regionale toscano e il Mise avevano già anticipato rispettivamente 25 e 4,2 milioni di euro per accorciare i tempi. In circa 10 comuni il progetto dei lavori partirà entro la fine di febbraio con l’assegnazione che fa seguito al bando gestito da Infratel, la società in house del Ministero dello Sviluppo economico.

“La Toscana non parte certo da zero: stavamo lavorando da tempo per raggiungere questo obiettivo che per noi e per il nostro tessuto produttivo rappresenta una vera priorità – aggiunge il presidente della Regione, Enrico Rossi – capace di rendere più competitive le nostre aziende e di colmare il gap accumulato dal Paese nei confronti di molti degli Stati europei”.

Il presidente ai augura che il mondo produttivo e il sistema degli enti locali “raccolga con entusiasmo questa ottima notizia e cooperi attivamente per rendere più celere l’informatizzazione veloce del nostro territorio”. La Toscana, sottolinea Rossi, si presenta già “pronta all’appuntamento con i collegamenti telematici ultraveloci e ad accrescere la competitività e la connettività di tutto il nostro sistema produttivo. La rete che creeremo resterà di proprietà pubblica. E anche questo rappresenta un valore aggiunto, in linea con le scelte che abbiamo operato finora in Toscana”.

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