PARTNERSHIP

Vodafone-Liberty Global, jv olandese: nasce maxi-player integrato

La nuova società avrà un valore di 3,5 miliardi di euro in termini di ricavi aggregati. Potrà contare su 15 milioni di abbonati. Colao: “L’accordo non rappresenta necessariamente un modello per mercati di maggiori dimensioni”

Pubblicato il 16 Feb 2016

colao-vittorio-vodafone-141111124243

Liberty Global sigla un accordo con Vodafone per costituire una joint venture paritetica tramite la fusione delle rispettive attività in Olanda. L’accordo, da completarsi entro la fine dell’anno subordinatamente alle autorizzazioni regolamentari, prevede tra l’altro che Vodafone paghi alla società statunitense del tycoon John Malone 1 miliardo di euro per pareggiare le quote di una joint venture che, al netto dei costi di integrazione, avra’ un valore di 3,5 miliardi di euro in termini di ricavi aggregati.

La joint venture integrerà le attività via cavo e internet di Liberty Global, note sotto il marchio Ziggo, con il business di telefonia mobile di Vodafone creando un operatore integrato con oltre 15 milioni di abbonati. La nuova società, che manterrà distinti i marchi Vodafone e Ziggo, potrà contare su 4,2 milioni di abbonati ai servizi tv, 3,2 milioni per la banda larga, 2,6 milioni per la telefonia fissa e 5,3 milioni nella telefonia mobile. Nel 2015 Vodafone Olanda ha realizzato ricavi per 1,92 miliardi e Ziggo per 2,48 miliardi.

“La combinazione di Vodafone e Ziggo crea un integrato player forte e competitivo che investirà in infrastrutture digitali ed entertainment”, ha commentato l’amministratore delegato di Vodafone Vittorio Colao che ha anche precisato: “L’accordo non rappresenta necessariamente un modello per mercati di maggiori dimensioni come Regno Unito e Germania. Non credo nei disegni precostituiti – ha detto -. Ogni Paese è differente e i concorrenti sono differenti. Vodafone in alcuni casi acquista asset, in altri accetta partner. Non esiste un disegno precostituito”.

L’accordo conclude con un esito positivo colloqui che in passato non hanno prodotto risultati concreti. Lo scorso settembre, dopo quattro mesi di discussioni, hanno posto fine a trattative su un “possibile scambio di determinati asset” mentre in passato sono circolate voci su una fusione o comunque su un’operazione straordinaria.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati