Prysmian, Battista: “Radicati in Italia, qui ci sono le competenze”

L’amministratore delegato: “Nel 2015 siglati nuovi contratti per un miliardo sui cavi sottomarini”. Sulla fibra ottica: “Il settore sta crescendo, sia in Europa che negli Stati Uniti, e noi siamo pronti ad accompagnarlo”

Pubblicato il 14 Mar 2016

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Prysmian ha siglato nel corso del 2015 nuovi contratti per cavi sottomarini dal valore complessivo di un miliardo di euro. Lo annuncia in un’intervista a CorrierEconomia l’amministratore delegato della società, Valerio Battista (nella foto), sottolineando che “Questo porta il totale del nostro portafoglio a 3,2 miliardi di controvalore dei contratti in essere, che sostanzialmente significa lavoro assicurato per le nostre fabbriche per i prossimi 30 mesi”. “Abbiamo saturato la capacità produttiva dei nostri impianti di Pikkala, in Finlandia, e di Arco Felice, vicino a Napoli – prosegue Battista – mentre abbiamo ancora capacità produttiva nei nostri stabilimenti in Norvegia”.

Non è mia intenzione lasciare l’Italia in cerca di Paesi più interessanti dal punto di vista fiscale – prosegue l’Ad – Qui ci sono conoscenze tecniche che altrove si sognano e Prysmian è un’azienda fortemente italiana, sebbene la sua struttura di controllo sia sempre più quella di una public company”. Dopo l’estate Prysmian avrà una nuova sede, sempre a Milano, “un building di proprietà, che ci permetterà di ridurre le spese e di lavorare con maggiore integrazione di tutto lo staff”.

L’Ad di Prysmian spiega poi come la decisione della Germania di puntare sui parchi eolici abbia aperto nuovi orizzonti di business per la società, dal momento che la produzione avviene principalmente nel mare del Nord mentre il consumo si concentra al Centro-Sud: “In quel caso – sottolinea – vi è anche un’esigenza legata alle linee aeree di trasporto dell’energia, che le popolazioni residenti non vogliono implementare, chiedendo l’interramento dei cavi. L’obiettivo potrebbe essere quello di arrivare a interrare circa l’80% delle nuove linee che si realizzeranno in Germania”.

Quanto alla fibra ottica, “Sono stati necessari investimenti per 100 mln dei quali 30 destinati a Fos, la Fibre ottiche sud, gli impianti campani del nostro gruppo – conclude Battista – ma il settore sta crescendo, sia in Europa che negli Stati Uniti, e noi siamo pronti ad accompagnarlo“.

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