IL BILANCIO 2015-2016

Vodafone in volata, l’Italia torna alla crescita

L’anno fiscale 2015-2016 si è chiuso con performance in netta ripresa per la filiale tricolore. Ricavi a +1,3% nell’ultimo trimestre ed Ebitda a +3,1%. I clienti 4G più che raddoppiati e quelli della banda larga fissa crescono del +470%. Avanti tutta sugli investimenti in fibra anche a seguito della partnership con Enel Open Fiber

Pubblicato il 17 Mag 2016

Mila Fiordalisi

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Si è chiuso all’insegna della crescita l’anno fiscale 2015-2016 di Vodafone Italia. L’azienda guidata da Aldo Bisio non solo ha registrato una crescita dei ricavi dell’1,3% nel quarto trimestre dell’anno – che ha portato i ricavi da servizi a stabilizzarsi a quota 5.129 milioni di euro – ma anche messo a segno un +3,1% dell’Ebitda, a quota 2.015 milioni di euro, proseguendo il trend positivo avviato nel primo semestre. A spingere i numeri sono in particolare le performance del segmento dei servizi mobili per i clienti consumer. I clienti 4G più sono più che raddoppiati a quota 6,5 milioni (+133% rispetto ai 2,8 milioni dell’anno precedente) e contribuiscono a sostenere la continua crescita nell’utilizzo dei dati da parte dei clienti (+59%), evidenzia l’azienda.

A conclusione del piano biennale Spring, con cui Vodafone Italia ha raddoppiato gli investimenti nello sviluppo della banda ultralarga mobile e fissa, la rete 4G ha superato il 95% della popolazione (oltre 6360 comuni, di cui 800 con rete 4G+ a 225 Mbps) ed è stata riconosciuta come la migliore rete mobile 4G in Italia dall’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza e dalla società di ricerca P3 Communications.

Crescono anche i ricavi da rete fissa (+1,2%) a 826 milioni e i clienti broadband hanno raggiunto i 2 milioni, pari ad un’impennata del 9,3%. E in particolare i clienti ultrabroadband ammontano a 300.000, con un aumento del 470% in un anno. Ad oggi – puntualizza la società – i servizi in fibra sono disponibili in 276 città e raggiungono 8,4 milioni di famiglie e imprese, di cui 3,6 milioni su rete propria. In particolare a Milano, Torino e Bologna, Vodafone ha lanciato il servizio in fibra a 500 Mbps. “L’estensione del piano fibra proseguirà – sottolinea l’azienda – in virtù della partnership con Enel Open Fiber per la copertura del territorio nazionale fino a 250 città con servizi in fibra fino alla casa del cliente (Fiber to the Home)”.

Fra le novità dell’ultimo anno il programma We Care “per consolidare e valorizzare il rapporto di fiducia con i clienti, attraverso una serie di azioni concrete, negli ambiti della connettività, della trasparenza e della accessibilità ed efficacia del servizio”, si legge su una nota dell’azienda che accende i riflettori anche sulle iniziative “Soddisfatti o Rimborsati sulla rete 4G”, “Soddisfatti o Rimborsati sui Servizi Digitali”, Roaming incluso negli abbonamenti consumer e piani business, giornate di navigazione gratuita offerte con regolarità a tutti i clienti, filo diretto con il call center nei negozi Vodafone.

Per quanto riguarda la capogruppo Vodafone – che dal primo aprile ha cambiato la sua moneta in euro (quindi questo è l’ultimo bilancio in sterline) – ha chiuso l’anno fiscale con ricavi in crescita del 2,3% a 41 miliardi di sterline con ricavi da servizi in crescita dll’1,5% e l’ebitda in crescita del 2,7% a 11,6 miliardi. “È stato l’anno del ritorno alla crescita organica per la prima volta dal 2008″ commenta il ceo Vittorio Colao. E anche in questo caso la volata si è registrata nel quarto trimestre con ricavi da servizi in crescita del 2,5% e l’Europa in stabilizzazione (+0,5%). “Abbiamo ottenuto il primo trimestre di crescita del fatturato in Europa dal dicembre 2010, mentre la crescita nell’area Amap (Africa, Middle East Asia Pacific) accelera con una forte performance in Sud Africa, Turchia ed Egitto – ha detto Colao -. Guardando avanti, continueremo a investire nei nostri programmi di eccellenza clienti nei servizi di telefonia mobile e convergenti. Sono fiducioso che terremo alto il nostro slancio positivo nel prossimo anno, permettendo di mantenere rendimenti interessanti per i nostri azionisti”. Il Consiglio ha raccomandato un dividendo finale per azione di 7,77 pence (+2%); il dividendo complessivo per azione per l’anno sarebbe quindi 11,45 pence (+2%).

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