Interoute connette la Turchia al cuore dell’Europa

Il traffico che transiterà dal Pop di Istanbul sarà monitorato dal Network Operations Centre di Praga. Ravaglia, Evp wholesale: “Nel Paese mediorientale grandi opportunità di business”

Pubblicato il 30 Mar 2010

La Turchia si collega al cuore dell’Europa grazie a Interoute.
L’azienda ha infatti esteso la propria infrastruttura ottica fino
a Istanbul, diventando l’unico operatore europeo in grado di
offrire collegamenti diretti ad alta capacità da 26 paesi europei
fino al paese orientale. Tutto il traffico che transiterà dal Pop
di Istanbul verrà monitorato dal Network Operations Centre di
Praga e le aziende potranno trarre vantaggi dai servizi avanzati
come le Vpn, l’hosting gestito, Unified Communication e Voip che
Interoute offre su tutto il proprio footprint.

“La Turchia è famosa per il patrimonio culturale e la sua storia
e giustamente Istanbul è la capitale europea della cultura per il
2010. Ma in modo altrettanto notevole Istanbul si sta affermando
come hub rinomato per il business sia nazionale che internazionale
– spiega Renzo Ravaglia, Evp Wholesale di Interoute -. Nel momento
in cui un numero crescente di aziende europee guarda con interesse
alla Turchia come nuova opportunità di business, la richiesta per
connettività dati ad alta capacità e affidabilità, del tipo
offerto da Interoute, è in aumento e continuerà a crescere per
molto tempo”.

L’investimento turco è la naturale evoluzione della strategia
messa in campo dall’operatore che nel corso degli anni ha esteso
la propria rete ottica ad altissima capacità verso i mercati
emergenti dell’Est e del Sud Est europeo, cercando di anticipare
e rispondere alle esigenze di fibra dei propri clienti in Europa ed
oltre: l’infrastruttura raggiunge oggi 98 città in 28 paesi.

Posizionata strategicamente tra l’Europa, il Medio Oriente e
l’Asia, la Turchia è un hub strategico globale per le
multinazionali. Il paese ha raccolto oltre 11 miliardi di dollari
di investimenti stranieri diretti nel corso del 2009, nonostante il
periodo di recessione globale. Lo scorso anno, inoltre, il 54.7 %
delle aziende attive in Turchia provenivano da paesi dell’Unione
Europea .

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