LO STUDIO

Assicurazioni online, Italia regina d’Europa: si apre la sfida dei servizi mobile-based

In Europa il tasso di crescita delle polizze telematiche è del 37% e il nostro Paese è il più avanzato. Ma mentre nel Vecchio Continente dominano ancora le scatole nere, negli Usa vincono gli smartphone. Lo studio di Berg Insight

Pubblicato il 20 Giu 2016

Patrizia Licata

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Il mondo delle assicurazioni auto si mette al passo con le evoluzioni tecnologiche: automobili sempre più connesse richiedono polizze telematiche. Il mercato, che in Europa è basato sull’utilizzo delle black box a bordo che raccolgono dati sullo stile di guida, è destinato a una forte crescita nei prossimi anni, come si legge nell’ultimo studio di Berg Insight.

Il numero di polizze telematiche sul mercato europeo ha infatti raggiunto quota 5,3 milioni nell’ultimo trimestre del 2015, ma con una crescita a un tasso annuale composito del 37,2% si prevedono 25,8 milioni di polizze entro il 2020. In Nord America, il numero di polizze assicurative telematiche attive crescerà ancora più velocemente, a un ritmo del 45,8%, passando da 6,3 milioni nel quarto trimestre 2015 a 42,1 milioni nel 2020.

Usa e Europa sono però mercati con caratteristiche differenti: da noi l’insurance telematics è dominata da soluzioni device-based, con le scatole nere che vengono installate dopo l’acquisto dell’auto da un carrozziere, mentre in Nord America crescono molto più rapidamente le soluzioni smartphone-based e i terminali per la diagnostica di bordo (Obd) che si auto-installano rappresentano la grande maggioranza della polizze attivate.

La catena del valore dell’insurance telematics abbraccia molteplici settori industriali. Società assicurative già attive in questo ambito sono ad esempio Progressive, UnipolSai, State Farm, Allstate, Generali, Allianz, Intact e Insure The Box. Fornitori di soluzioni telematiche presenti nel segmento assicurativo includono Octo Telematics, Vodafone Automotive e LexisNexis Risk Solutions. Ci sono poi i produttori dell’automotive che stanno assumendo un ruolo sempre più attivo nell’ecosistema, come General Motors, Ford, Renault-Nissan, BMW, Daimler e Fiat. Un importante e crescente contributo è poi quello dato dalle telco mobili: Berg Insight cita gli operatori Vodafone, Telefónica, Verizon e Sprint che già offrono soluzioni assicurative telematiche, solitamente in collaborazione con partner dell’industria telematica.

In più, in questa fase di piena espansione dell’industria dell’assicurazione telematica, l’Italia risulta uno dei mercati chiave, al pari di quelli nord-americani: “Canada, Usa e Italia in particolare hanno registrato un significativo incremento nell’utilizzo dell’assicurazione per auto basata sulla telematica nel corso del 2015”, sottolinea Jonas Wennermark, IoT/M2M Analyst di Berg Insight.

Tra i mercati più avanzati c’è anche il Regno Unito, ma l’assicurazione auto basata sulla telematica esiste in molti paesi d’Europa: Spagna, Austria, Francia, Svizzera, Germania, Danimarca, Belgio, Olanda. Le offerte sono differenziate per i vari segmenti di utenti e Berg Insight si aspetta che sempre più assicuratori offrano non solo polizze con prezzi diversi in base al modello di utilizzo ma anche servizi a valore aggiunto.

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