Banda ultralarga, Costa: “No a stessi parametri per aree urbane e montane”

Il ministro per gli Affari Regionali evidenzia l’importanza di portare le nuove reti ancor di più nelle aree altamente isolate. “Servizi sul territorio montano presidio sociale insostituibile”

Pubblicato il 04 Ago 2016

Enzo Lima

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“I servizi sul territorio montano garantiscono un presidio sociale insostituibile. Dunque non si possono applicare gli stessi parametri per aree urbane e montane”. Il Ministro delle Autonomie e degli Affari Regionali Enrico Costa accende i riflettori sulla la necessità di superare la sperequazione tra territori, grazie a investimenti e norme differenziate sul fronte ultrabroadband. Intervenendo a Lurisia a un convegno sulla Strategia Banda ultralarga, promosso da Anci, Uncem e Csi Piemonte, il ministro Costa ha evidenziato che “con gli investimenti pubblici del piano Banda ultralarga si inaugura sistema perequativo per allineare i territori. Investiamo risorse pubbliche solo su alcuni territori e non altri. Con il Piano Bul si apre un approccio nuovo”.

Per restare in Piemonte, Anci e Uncem, insieme con il Csi Piemonte, stanno portando avanti una serie di incontri nelle Unioni di Comuni, non solo montane, per presentare il Piano banda ultralarga (290 milioni di euro di investimenti nelle zone interne e rurali della regione, entro il 2020), i servizi digitali come Spid e Mude, le opportunità dell’Agenda digitale. Già una cinquantina i Comuni che hanno approvato in Giunta o in Consiglio l’ordine del giorno presentato dalle due associazioni per chiedere al Mise che tutte le case, anche quelle più lontane e periferiche, dei borghi alpini o appenninici, siano raggiunti da connettività ad alta velocità evidenziando i fronti tecnici e politici da risolvere. “Le parole del ministro aprono fronti nuovi – commentano i vicepresidenti di Anci Michele Pianetta e di Uncem Marco Bussone -. Un segnale politico importantissimo che confidiamo veda impegnato tutto il Governo è il Parlamento per la piena attuazione degli impegni del Ministro Costa. Da oggi non si può arretrare nella piena attuazione dell’articolo 44 della Costituzione”.

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