MERCATO DELLE TLC

Sassano confermato alla guida dell’Organo di vigilanza Telecom

I componenti salgono a cinque. Approvati i nuovi impegni per la parità di accesso. Ma nel sito Agcom non c’è traccia, nemmeno della delibera di approvazione

Pubblicato il 29 Ago 2016

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I nuovi Impegni di Telecom Italia per garantire parità di accesso alle proprie infrastrutture da parte delle funzioni interne retail e degli operatori alternativi sono stati pubblicati sul sito web dell’Organo di Vigilanza.

Tali Impegni, e il relativo regolamento di attuazione, prevedono il passaggio da tre a cinque dei membri dell’Organo, che resteranno in carica 5 anni, e la nuova figura di un Direttore unico dell’Ufficio di vigilanza.

Misure ad hoc sono state previste per garantire più ampia trasparenza e partecipazione degli operatori alternativi ai procedimenti istruttori avviati dall’OdV, con particolare riferimento al diritto di contraddittorio e all’accesso agli atti procedimentali.

Previsioni ulteriori riguardano la gestione dei procedimenti aventi ad oggetto medesimi fatti, atti o circostanze di analoghi procedimenti dell’Autorità che, in questo caso, potrà richiedere all’Organo di vigilanza di interrompere le proprie attività di verifica.

Prevista anche la possibilità di avviare, da parte dell’OdV, appositi tavoli tecnici d’intesa con Telecom Italia e gli OLO per la definizione di soluzioni tecnico-operative.

Sempre dal sito dell’Organo di vigilanza si apprende della conferma a Presidente dell’OdV di Antonio Sassano. Confermati anche Marco Lamandini e Michele Polo. New entry Giovanni Amendola, fino al 31 di luglio scorso responsabile, nell’ambito della Direzione Regulatory Affairs & Equivalence di Telecom Italia, delle relazioni con le autorità internazionali, e di Fabio Di Marco esperto e consulente aziendale nel settore ICT.

I nuovi Impegni, scaturiti da un’intesa Telecom Agcom, modificano la Delibera n. 718/08/CONS e, di conseguenza, le successive Delibere sulle analisi di mercato 731/09/CONS e 623/15/CONS che avevano elevato gli Impegni al rango di obblighi regolamentari.

Unica stranezza, il sito web dell’Agcom riporta ancora i vecchi Impegni né risulta approvata una Delibera con i nuovi Impegni e nemmeno avviato un procedimento per la consultazione degli Operatori alternativi su una tematica, quella dell’accesso, di così rilevante portata e attualità.

Semplice disattenzione?

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