BANDA LARGA

Non solo fibra, l’Ethernet va forte e macina ricavi

Per Idc nel secondo trimestre 2016 il mercato ha registrato 6 miliardi di dollari di fatturato. Traina l’America Latina, in volata anche l’Europa Occidentale. Complici del successo gli switch a basso consumo energetico e la maggiore flessibilità garantita dallo standard 10GBase-T

Pubblicato il 05 Ott 2016

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Non solo fibra, l’Ethernet continua ad andare forte e macinare ricavi. Il mercato Ethernet a livello mondiale, nel secondo trimestre 2016, ha registrato 5,97 miliardi di dollari di fatturato, con un incremento del 3% anno su anno. Contestualmente in tutto il mondo mercato dei router enterprise e dei service provider ha chiuso a 3,67 miliardi di fatturato, in calo del 2% su base anno su anno. Lo rileva uno studio Idc secondo cui, dal punto di vista geografico, il mercato degli switch Ethernet ha registrato la più forte crescita in America Latina (+8,5% anno su anno): a trainare il Cile, che ha visto crescere il mercato di quasi il 32%, e il Brasile (+8,4%).

In Europa Occidentale il mercato è cresciuto del 4%, con l’Irlanda al top (+37,5%). Nella regione Asia-Pacifico la crescita è stata del 3,8% con le Filippine (+14,7%) e la Cina (+12,9%) a guidare la crescita. Idc ha rilevato contrazioni nelle restanti due regioni. In Europa centrale e orientale, nel secondo trimestre, il calo è stato dell’8%, con l’eccezione della Repubblica Ceca che ha brillato con un 49,2% di crescita. In calo anche il mercato di Medio Oriente e Africa che è diminuito del 4,9%. A fare eccezione Israele dove il settore switch Ethernet è cresciuto del 2%. “I progetti di trasformazione digitale e la crescita del cloud ha fortemente contribuito alla crescita del mercato degli switch Ethernet – spiega Rohit Mehra, vice presidente Infrastruttura di rete di Idc – Un certo grado di stabilizzazione dei prezzi, in particolare nel segmento 10Gb Ethernet, ha contribuito a una crescita più sostenuta”.

Il mercato dello switch Ethernet a 10 giga è aumentato del 3,2% anno su anno nel secondo trimestre 2016, attestandosi sui 2,16 miliardi. I dati Idc raccontano dunque di una crescita interessante dopo anni di difficili, determinati soprattutto dal consumo energetico delle apparecchiature. Il break even c’è stato nel 2013.

Secondo uno studio IHS Infonetics fino al 2012, gli switch basati su tecnologia 10GBASE-T risultavano consumare più energia ed avere una latenza più elevata, rispetto agli apparati in fibra equivalenti, e ciò ne ha limitato il processo d’adozione nelle aziende. Ma, a partire dal 2013, questo trend è cambiato con­sentendo il decollo e la diffusione della tecnolo­gia 10 Gigabit Ethernet, grazie al miglioramento delle performance dello standard 10GBASE-T.

La tecnologia 10 Gigabit Ethernet (10GbE) è matura, ed oggi, grazie agli avanzamenti tecno­logici compiuti negli ultimi anni sullo standard 10GBASE-T, che utilizza il rame, si posiziona sul mercato come una soluzione abbordabile anche per le piccole e medie imprese, implementabile con costi e performance concorrenziali rispetto alle equivalenti soluzioni in fibra.

Oltre ai progressi compiuti in termini di prez­zo, consumi di energia e latenza, la tecnologia 10GBASE-T presenta vantaggi anche a livello di flessibilità di installazione, oltre che di re­trocompatibilità e interoperabilità con le reti aziendali basate sulle tecnologie e apparati di networking preesistenti.

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