LA VERTENZA

Almaviva Contact, braccio di ferro Exprivia-sindacati: trasferimenti a Rende più vicini

Stallo al Mise al tavolo dedicato al futuro dei dipendenti della ex commessa Enel. La società pugliese è disposta a farsi carico dei lavoratori, riconoscendo “una tantum” da 80 euro ma non le tutele relative all’articolo 18. Ma i sindacati respingono la proposta

Pubblicato il 27 Ott 2016

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Niente da fare al ministero dello Sviluppo economico al Tavolo dedicato ai trasferimenti da Palermo a Rende dei dipendenti Almaviva Conatct applicati alla ormai ex commessa Enel. La subentrante Exprivia avrebbe detto di essere disposta a raddoppiare la somma proposta nell’ultimo incontro, arrivando quindi a 80 euro una tantum a operatore, ma non è intenzionata a riconoscere le tutele relative all’articolo 18.

Exprivia si è resa disponibile ad acquisire 297 dei 397 dipendenti coinvolti, che manterrebbero gli stessi profili orari, con questo dettaglio: 14 full time, 79 a 6 ore, 204 a 4 ore. Ma ha ribadito la proposta iniziale che prevedrebbe nuove assunzioni al terzo livello con contratti a tutele crescenti.

Proposta respinta dai sindacati, in base all’esito delle assemblee dei lavoratori di lunedì e martedì scorsi che si sono espresse a difesa delle tutele contrattuali, dei livelli professionali e degli scatti di anzianità maturati e che la società pugliese vorrebbe pesantemente limare. Così, in questa fase di pericoloso stallo, i trasferimenti dei 397 dipendenti che erano stati sospesi in vista del negoziato, diventano sempre più concreti. Almaviva Contact ha ripetuto chiaramente di non potere fare un passo indietro rispetto a questa decisione.

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