Smartphone come navigatori: a rischio l’industria dei Gps

Gli europei al volante utilizzano sempre più il cellulare per orientarsi. Per comScore si tratta di una minaccia per il mercato dei navigatori satellitari (molto più costosi)

Pubblicato il 21 Apr 2010

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Gli europei vogliono cellulari sempre più multifunzione, capaci
anche di guidarli su strada con funzionalità da navigatore: una
vera minaccia per l’industria della navigazione personale,
secondo la società di ricerche comScore. La competizione per
conquistare fette di utenti è diventata sempre più intensa e
quest'anno Nokia, leader di mercato nel segmento handset, ha
cominciato a offrire navigazione gratis sui suoi telefonini.

A febbraio 21,1 milioni di consumatori in cinque grandi mercati
europei – Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna e Italia –
usavano i loro cellulari per la navigazione, il 68% in più
rispetto a un anno fa, in base ai dati di comScore. Per fare un
confronto, in questi stessi mercati, sono stati venduti 20,4
milioni di device per la navigazione personale in due anni (2008 e
2009), secondo GfK.

I produttori di apparecchi per la navigazione personale, come
TomTom e Garmin, si considerano molto ben posizionati sul mercato
della navigazione in auto ma comScore fa notare che ormai le
automobili sono il posto più comune dove viene usata la
navigazione tramite cellulare: il 68% degli utenti accede al
servizio da telefonino mentre è su un veicolo, mentre il 27% lo
usa mentre cammina, corre o va in bici.

In più, gli abbonati mobili che usano i cellulari con tecnologia
avanzata di posizionamento, ovvero il Gps assistito (A-Gps), che
sta diventando molto comune sugli smartphone, con ancor maggiore
probabilità usano il servizio di navigazione in auto.
"L’alta percentuale di abbonati che sfrutta l’A-Gps in
macchina suggerisce che la velocità e la precisione superiori di
questi device ne permettono l'utilizzo come veri sistemi di
navigazione per automobili”, sottolinea l’analista di comScore,
Alistair Hill. "Sono servizi con funzionalità simili a quelli
a pagamento, ma a un prezzo molto inferiore: di qui anche il grande
successo”.

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