L'AUDIZIONE IN SENATO

Cattaneo: “Su test 5G non pienamente d’accordo con Governo”

Lo ha detto l’Ad di Tim in audizione in Senato dove ha fatto il punto anche sul piano di ristrutturazione dell’azienda: “In 9 mesi tagliate inefficienze senza licenziare nessuno. Trattative in corso sul premio produzione”. No al polo delle torri, “non siamo interessati”, mentre si profilano una serie di partnership nell’ambito dell’asta per i diritti sportivi. Sull’avvicendamento al vertice sostegno a Recchi

Pubblicato il 28 Mar 2017

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“600 milioni recuperati in nove mesi senza licenziare nessuno ma intervenendo sulle inefficienze”. Questi i numeri su cui l’Ad di Tim Flavio Cattaneo ha acceso i riflettori in audizione alle commissioni Lavori Pubblici e Industria del Senato. “Quella di Tim è una storia di turn around più che di una ristrutturazione”, ha puntualizzato il manager riferendosi alla Tim della sua gestione. “Abbiamo tagliato l’inefficienza”, ha aggiunto. Riguardo alla partita aperta con i sindacati l’Ad non solo ci ha tenuto a evidenziare che “nessuno ha fatto azioni contro legge” e che in caso contrario “figurarsi se non fossero già partite cause”, ma ha aggiunto che “attualmente ci sono trattative con tre sigle sindacali sul premio di produzione. Facciamo l’interesse dell’azienda e dei lavoratori, non facciamo politica”, ha inoltre puntualizzato in riferimento al fatto che non tutte le sigle sindacali hanno deciso di partecipare.

Sul fronte torri, Cattaneo ha ribadito che “non siamo interessati al polo torri, noi abbiamo antenne telefoniche e non televisive”, in riferimento all’ipotesi di un polo unico tra Inwit, la società delle torri di Tim, Rai Way e la società delle antenne di Mediaset. “Non vedo – ha aggiunto – perché dovremo addivenire a un polo che è di produzione televisiva”. L’azienda si è detta invece interessata alle partnership nell’ambito dell’asta dei diritti per lo sport. “L’audiovisivo fa parte della strategia di Tim nell’ottica dello sviluppo della banda ultralarga compresa l’offerta di contenuti sportivi: abbiamo più opzioni con più partner per partecipare all’asta dei diritti sportivi, per noi è giusto che il nostro cliente abbia tutto”.

Riguardo ai rumor sull’avvicendamento alla presidenza dell’azienda Cattaneo ha detto che “se rimane Recchi sono contento, perché non dovrei esserlo?”. Bacchettata al governo sul 5G: “Non ci troviamo totalmente d’accordo con le modalità fissate dal governo per la sperimentazione del 5G”. “Abbiamo visto il regolamento del governo nelle cinque città scelte per la sperimentazione (Milano, Prato, Matera, Bari, L’Aquila n.d.r.) – ha precisato – e non ci vede totalmente d’accordo”

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