Fastweb, balzo degli utili a +70%. Boom delle unit commerciali

Nel primo trimestre l’operatore registra ricavi pari a 462 mln di euro (+4%). Il Ceo Schloter: “L’Italia è un mercato dal grande potenziale. Siamo pronti a coglierne tutte le sfide”

Pubblicato il 30 Apr 2010

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“Parametri operativi in linea con le attese della società e con
gli oboettivi comubnicati al mercato”. Fastweb riassume così i
dati finanziari del primo trimestre 2010. L’operatore ha
registrato ricavi consolidati per 462,3 milioni di euro (+4%
rispetto al dato di 444,3 milioni dello stesso periodo dello scorso
anno). A trainare la crescita le tre Business Unit commerciali:, la
Business Unit Executive ha registrato un incremento dei ricavi del
7%, mentre le Business Unit Sme e Consumer hanno segnato una
crescita rispettivamente del 3% e 2% rispettivamente.
Complessivamente i clienti business hanno contribuito per il 61%
del fatturato, i consumer al 39%.

Più nel dettaglio la BU Consumer ha fatto segnare ricavi nel
trimestre pari a 179,2 milioni di euro, di cui 9,6 milioni di euro
relativi ai servizi di telefonia mobile. La Sme, invece, ha
ottenuto ricavi per 104,4 milioni di euro, di cui 6,7 milioni di
euro sono stati generati dai servizi di telefonia mobile. “La
performance di questa divisione è positiva, anche alla luce della
debolezza del ciclo economico che ha avuto un impatto
particolarmente rilevante sulle piccole e medie imprese”, spiega
l’azienda.
La Business Unit Executive che ha registrato nel corso del
trimestre ricavi pari a 178,7 milioni di euro. Se, da una parte, i
ricavi Wholesale (62,4 milioni di euro) si sono ridotti dell’1%
rispetto al primo trimestre 2009 “in seguito alla decisione della
Società di continuare a focalizzarsi sulle attività a più
elevata marginalità, le attività Corporate (aziende private e
Pubblica amministrazione) hanno invece riportato una crescita molto
sostenuta pari al 13% con ricavi a 116,3 milioni di euro”.

L’Ebitda consolidato è stato pari a 126,7 milioni di euro,
segnando un incremento del 4% rispetto ai 121,5 milioni di euro del
corrispondente periodo 2009. La marginalità è risultata stabile
rispetto allo stesso periodo 2009 e pari al 27,4%. Al lordo
dell’impatto di 6,7 milioni di euro relativo al differente metodo
di contabilizzazione, l’Ebitda nel primo trimestre sarebbe stato
pari a 133,4 milioni di euro con una crescita vicina al 10%.
L'impatto stimato sull’Ebitda dell’esercizio 2010 potrebbe
essere pari a circa 20 milioni di euro. Il target di crescita
dell’Ebitda pari al 5% è confermato.
L’ utile operativo consolidato (Ebit) di 23,0 di milioni di euro,
rispetto al risultato operativo di 27,6 milioni di euro nel
corrispondente periodo 2009. Gli ammortamenti e le svalutazioni nel
trimestre sono stati complessivamente pari a milioni 103,7 di euro,
in leggera crescita rispetto ai 93,9 milioni di euro nel
corrispondente periodo 2009.
Il risultato netto consolidato è stato positivo per 3,9 milioni di
euro, +70% rispetto a 2,3 milioni di euro nel corrispondente
periodo 2009.
“Recentemente l’Agcom ha proposto ulteriori aumenti del canone
Ull che, se ratificati al termine dell’imminente consultazione
pubblica e delle successive osservazioni da parte della Commissione
Europea, dovrebbero entrare in vigore a maggio 2010, a gennaio 2011
e a gennaio 2012- sottolinea l’operatore -.Tali aumenti farebbero
seguito all’incremento del canone Ull introdotto l’anno scorso
e che ha prodotto un impatto negativo sull’Ebitda 2009 di Fastweb
pari a circa 10 milioni di euro, solo in parte compensato grazie al
suo parziale trasferimento sulla clientela”.

“In base alla proposta attuale, gli aumenti eroderebbero
ulteriormente la redditività dei clienti in unbundling.
L’aumento che scatterebbe a maggio avrebbe un impatto negativo
sull’Ebitda 2010 pari a 1,7 milioni di euro (non incorporato
nella guidance). Considerando l’aumento già introdotto nel 2009
e quelli proposti, l‘impatto cumulato sull’Ebitda nel periodo
2009-2012 sarebbe negativo per circa 70 milioni di euro”.

Secondo Fastweb “l'idea stessa di ulteriori aumenti del
canone Ull appare contraddittoria, dal momento che il dibattito
pubblico in Italia è interamente focalizzato sul ruolo che Telecom
Italia dovrà necessariamente giocare se il Paese vuole dotarsi di
un’ infrastruttura di accesso di nuova generazione. Aumentare il
rendimento sulla rete in rame esistente è una misura che va nella
direzione opposta, in quanto rappresenta un incentivo a continuare
a utilizzare il rame invece di investire in accesso in fibra
ottica”.
Oltre al fatturato e alla redditività sale anche il numero dei
clienti broadband che nel primo trimestre è stata pari a 33.800
abbonati, portando il numero complessivo dei clienti al 31 marzo
2010 a 1.677.800.
“Per quanto riguarda l’offerta mobile, rivolta prevalentemente
alla customer base, la crescita è stata pari a 40.000 nuove Sim
attive- si legge nella nota -. Le Sim attive al 31 marzo 2010 erano
pari a 250.000, in crescita del 19% rispetto alle 210.000 al 31
dicembre 2009 (Consumer e Sme).

“Anche se una valutazione definitiva degli impatti sarà
possibile solo tra qualche mese, registriamo con soddisfazione che
nel primo trimestre non abbiamo riscontrato alcun deterioramento
strutturale della dinamica industriale – commenta Carsten
Schloter,
Ceo di Swisscom e Ceo ad interim di Fastweb -.
Ritengo che il mercato italiano abbia per Fastweb un grande
potenziale, a partire dal mercato delle grandi aziende dove la win
ratio sul trimestre, cioè la percentuale di trattative che abbiamo
concluso con successo, è stata ben del 71%. Per questo siamo
pronti ad affrontare le sfide e a cogliere le nuove opportunità
del mercato italiano”.
Gli investimenti nel trimestre sono stati pari a 99,4 milioni di
euro, rispetto a 82,9 milioni di euro nel corrispondente periodo
2009. Circa il 60% degli investimenti sono stati relativi alla
connessione di nuovi clienti. L’aumento dei ricavi e l’attuale
livello degli investimenti ha determinato un positivo andamento del
rapporto tra investimenti e ricavi che si è ridotto al 21% nel
primo trimestre, in linea con il target dell’anno, rispetto al
23% registrato nell’esercizio 2009.
Il flusso di cassa nel periodo gennaio-marzo 2010 è stato positivo
per 2,6 milioni di euro, contro i 6,2 milioni del corrispondente
periodo 2009.
L’indebitamento finanziario netto a fine marzo risultava pari a
1.413,4 milioni di euro, in leggera flessione rispetto a 1.417,0
milioni di euro al 31 dicembre 2009.

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