L'EDITORIALE

Tim o Mediaset, si riapre la “finestra” Orange?

Lo stallo dell’operazione Bouygues potrebbe rappresentare la virata di Richard verso Tim. E per Bolloré la possibilità di mettere finalmente i piedi in Orange. Un buon motivo per tenere stretta la telco italiana a sfavore di Mediaset. Ma non l’unico: di mezzo ci sono le minusvalenze e le prospettive di business

Pubblicato il 19 Apr 2017

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Tim o Mediaset? Vivendi avrà due mesi di tempo per comunicare ad Agcom il proprio piano di azione ed evitare la scure delle sanzioni. Gli interessi in ballo sono parecchi e su entrambi i fronti, ma quelli su Tim pesano decisamente di più, almeno ad un’analisi dei pro e dei contro della partita, a cominciare dal valore del titolo dell’azienda di Tlc e dai dissapori fra Bolloré e Berlusconi che hanno portato allo scontro su Premium.

Scendere di quota in Telecom, dall’attuale 24%, genererebbe una minusvalenza non da poco per Vivendi, stimata nell’ordine del miliardo di euro. Un pessimo investimento dunque. Fra l’altro, secondo aspetto da non sottovalutare, il recente taglio del nastro di Kena, l’operatore virtuale low cost in capo proprio a Tim rappresenta una mossa tattica importante nell’ambito della competizione di mercato che andrà a configurarsi nei prossimi mesi. Nell’anticipare la discesa in campo di Iliad, Kena punta a risicare già quote al nuovo entrante e a rafforzare il peso di Tim. Beneficio che potrebbe ripercuotersi positivamente sul valore del titolo. Dunque non è questo il momento di vendere.

Last but not least la questione Orange. E che questione. Sono anni che Bolloré prova a mettere i piedi all’interno della società. Ed è attraverso Tim che vorrebbe mettere a segno il colpo, sostengono in molti. Il piano consisterebbe nel vendere Tim a Orange facendosi pagare in azioni francesi e quindi di fatto accrescendo il “potere” di mercato di Vivendi. Se è vero però che le sinergie fra Vivendi e Orange sono decisamente superiori a quelle fra Vivendi e Mediaset, non foss’altro per la “natura” del business in comune, è anche vero che i rumors sugli interessi di Orange per Tim si sono accesi e spenti più volte nel corso degli anni. L’interesse di Orange è andato fra l’altro via via concentrandosi verso Bouygues Telecom. Ma la fusione, che appariva imminente fino a qualche settimana fa sembrerebbe essersi arenata – è quanto rivelano i media d’Oltralpe – a causa di un ripensamento in corsa da parte di Martin Bouygues. Il dossier Telecom potrebbe dunque riaprirsi?

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