L'EVENTO

Marconi Day 2017, fari puntati su IoT e 5G

All’alba delle tecnologie di nuovissima generazione, l’eredità dello scienziato Premio Nobel è più viva che mai. All’evento annuale il punto sulla digital transformation

Pubblicato il 26 Apr 2017

Carlo Salatino

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Nella splendida cornice di Villa Griffone a Pontecchio Marconi e alla presenza di un vasto pubblico di autorità civili e militari, di appassionati e addetti ai lavori, tra docenti universitari, ricercatori e manager d’azienda, si è svolta ieri, 25 Aprile, la tradizionale giornata di Marconi, celebrata ogni anno nel giorno di nascita del grande inventore italiano. In questo luogo storico e suggestivo, dove Guglielmo Marconi svolse i suoi primi e decisivi esperimenti dando il via alla grande epopea delle comunicazioni wireless, si è discusso delle ultime evoluzioni e innovazioni Ict per la vita, le città e il lavoro.

Dopo il saluto introduttivo del Professor Gabriele Falciasecca, Presidente della Fondazione Marconi, Stefano Mazzetti, Sindaco di Sasso Marconi, ha annunciato il programma dei Marconi Days che si svolgeranno dal 11 al 14 maggio nell’intera area metropolitana di Bologna. Il Professor Corazza ha invece annunciato un’importante novità in tema di Data Science relativa al trasferimento a Bologna del centro europeo di elaborazione dei dati meteorologici.

Successivamente la parola è passata ai due principali relatori del convegno.

François Rancy, Director del Radiocommunication Bureau dell’ITU che presidia la gestione e la regolamentazione dello spettro radioelettrico per abilitare le nuove applicazioni, ha discusso dell’eredità di Guglielmo Marconi all’interno del sistema globale delle radiocomunicazioni. Oggigiorno il 95% della popolazione mondiale è raggiunto dal sistema di radiocomunicazioni con più di otto miliardi di apparati collegati destinati a crescere rapidamente con l’avvento dell’Internet of Things. Bastano questi pochi numeri per affermare che la vision di Marconi, che fu tra i primi a intravedere e realizzare questo sistema globale di radiocomunicazioni, è stata ampiamente superata.

L’intervento di Stefano Pileri, amministratore delegato di Italtel e presidente del Quadrato della Radio, è stato incentrato sulle tecnologie e le innovazioni digitali per la vita, le città e il lavoro, offrendo una panoramica delle novità che oggi e nei prossimi anni potranno ulteriormente facilitare e condizionare la nostra vita. I nuovi servizi e applicazioni si basano su un ecosistema di tecnologie di base ormai in via di maturazione e consolidamento. Un primo elemento è rappresentato dalle infrastrutture per le reti a banda ultralarga e il 5G su cui l’Italia sta finalmente accelerando sul piano degli investimenti. La fibra ottica costituisce la nervatura essenziale per connettere le oltre 500.000 antenne, prevalentemente tramite small cell, previste e gli attuali 7.000.000 di hotspost wi-fi per ottenere una connettività affidabile, sicura e diffusa in modo capillare, anche dove non sono presenti persone ma solo oggetti, con prestazioni elevate in termini di velocità e latenza. Un secondo elemento è dato dai miliardi di smart objects dall’Internet of Things che rappresenteranno i 5 sensi per trasformare in digitale il mondo fisico in cui viviamo. II terzo e forse più importate fattore è legato alle tecnologie software, big data e intelligenza artificiale, per l’elaborazione della moltitudine di informazioni provenienti da persone e oggetti in tutti i settori di attività.

Tutta questa tecnologia deve essere applicata per risolvere problemi concreti come ad esempio l’incremento della spesa sanitaria a fronte dell’aumento dell’aspettativa di vita su cui già esistono soluzioni di e-health e telemedicina, oppure l’aumento della popolazione nelle aree urbane con applicazioni di smart city per la gestione intelligente dei rifiuti, dell’acqua e dei consumi energetici. Interessante anche l’interpretazione anti luddista dell’impiego delle tecnologie Industry 4.0, in primo luogo robotica e intelligenza artificiale, secondo cui, grazie all’aumento di produttività che ne deriva, molte aziende italiane saranno incentivate al reshoring degli stabilimenti produttivi riportandoli in Italia.

In conclusione come ogni anno, alla presenza della Principessa Elettra Marconi sono stati nominati e premiati i nuovi Marconisti del XXI Secolo, tra cui anche il suddetto Stefano Pileri. Inoltre, è stata inaugurata la nuova sezione del museo sulla telefonia cellulare che mostra, con un solo colpo d’occhio, l’eccezionale evoluzione del settore radiomobile dai primi apparati Motorola degli anni 40’ al 5G prossimo venturo.

Anche la telefonia cellulare rientra pienamente nella straordinaria eredità marconiana in termini di visione del wireless come testimoniato da un radiomessaggio del marzo 1937 inviato da Roma a Chicago, in cui, a pochi mesi della sua morte, Marconi definì il broadcasting una comunicazione a “senso unico” sottolineando che invece “un’importanza ben maggiore risiede, a mio parere, nelle possibilità offerte dalla radio di scambiare comunicazioni ovunque si trovino i corrispondenti” preconizzando di fatto i futuri scenari di comunicazione personale e mobile.

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