MERCATO UNICO

Stop roaming anche in Uk, nonostante la Brexit. Per ora

L’eliminazione dei sovraccosti, che entrerà in vigore il 15 giugno, si applicherà anche alla Gran Bretagna. Ma il commissario Ansip avverte: “Se non ci sarà l’accordo tra Londra e Bruxelles verranno meno la protezione e il flusso di dati”

Pubblicato il 03 Mag 2017

F.Me

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La fine dei sovraccosti del roaming che diventerà realtà tra meno di un mese e mezzo si applicherà solo per ora anche alla Gran Bretagna, ma dopo la Brexit si dovrà vedere in base ai negoziati. Lo stesso dicasi per tutti gli altri progressi in corso d’opera nel mercato unico digitale Ue, dalla fine del geoblocking all’accesso agli abbonamenti a film e musica dall’estero. E’ l’avvertimento lanciato dal vicepresidente della Commissione Ue al mercato digitale Andrus Ansip. “E’ abbastanza facile andarsene, ma quelli che se ne vanno devono pensare anche che ci saranno delle conseguenze”, ha affermato, soprattutto “se non ci sarà un accordo” tra Ue e Gran Bretagna per esempio “verrà meno la protezione e il flusso dei dati, vediamo se queste persone saranno contente”.

Soprattutto, “dal 15 giugno saranno aboliti i costi del roaming e questo beneficerà anche i cittadini britannici, ma dopo la Brexit dipenderà dai negoziati”, ha messo in chiaro Ansip, spiegando che lo stesso ragionamento si applica anche alla portabilità dei contenuti e al geoblocking.

Da metà giugno i telefoni mobili potranno essere usati mentre si viaggia nella Ue pagando lo stesso prezzo sostenuto nel paese di residenza: se si paga per un pacchetto di minuti, sms o dati nel paese in cui si è stabiliti, ogni chiamata voce, sms o ‘sessione’ per i dati effettuata mentre si viaggia nella Ue sarà dedotta dal volume previsto dal contratto come se ci si fosse trovati sempre nel paese di residenza (quello in cui si è acceso il contratto telefonico) senza ulteriori costi. In sostanza, è la fine del roaming così come è stato conosciuto finora. Dal 2007 la riduzione dei prezzi del roaming per le chiamate è calato del 92%, dal 2009 quello per gli sms del 92%, per i dati del 96% rispetto al 2012. Tra il 2008 e il 2015 il volume del roaming per i dati si è moltiplicato per cento. I limiti al prezzo massimo che gli operatori si caricano l’un l’altro per l’uso delle reti (mercato roaming all’ingrosso) sono stati fissati in 0,032 euro per minuto per la voce da metà giugno 2017, 0,01 per sms, una riduzione progressiva in cinque anni con cali da 7,7 centesimi per GB da metà giugno a 6/GB dal 2018, a 4,5 centesimi/Gb dal 2019, a 3,5 dal 2020, a 3/GB dal 2021 a 2,5/Gb dal 2022.

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