IL PIANO

Banda ultralarga al rush finale, operativa intesa Sardegna-Mise

Sul piatto oltre 83 milioni per le aree a fallimento di mercato. Coinvolti 77 Comuni e 191mila unità immobiliari. Più facile il rilascio delle autorizzazioni per la posa della fibra. La Regione, insieme a Puglia e Calabria, rientra nel terzo bando Infratel

Pubblicato il 09 Mag 2017

F.Me

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Il ministero dello Sviluppo Economico ha ratificato oggi l’accordo operativo con la Regione Sardegna sulla banda ultra-larga. L’investimento complessivo nelle aree bianche, cioè le aree a fallimento di mercato, sarà di circa 83,3 milioni di euro di cui circa 66,7 milioni provenienti da fondi regionali Fesr, 16,2 milioni da fondi regionali Feasr e 306.485,00 euro dal Fondo Sviluppo e Coesione.

Gli investimenti garantiranno i 30 mbps nelle aree del cluster D e i 100 megabit in almeno il 70 per cento delle zone del cluster C. La banda ultra-larga sarà messa a disposizione di poco meno di 222.000 abitanti per un totale di oltre 191 mila unità immobiliari in 77 comuni.

Sono stati altresì predisposti gli schemi di convenzione fra il Ministero dello Sviluppo economico, la Regione, Infratel e i comuni e province interessate per agevolare l’iter autorizzativo relativo alla realizzazione delle infrastrutture in banda ultra-larga.

La Sardegna, insieme a Puglia e Calabria, è una delle Regioni che fa parte del terzo e ultimo bando di gara, nell’ambito del piano Bul, per portare la rete pubblica nelle aree prive di connettività veloce. Nelle tre regioni si sta procedendo con la realizzazione delle infrastrutture con i fondi della precedente programmazione.

I Comuni coinvolti sono complessivamente 77 e in questo quadro sono compresi i centri non inclusi nell’intervento di infrastrutturazione in corso dal 2016 e quelli in cui è necessario migliorare la copertura. Tra i comuni in cui verrà realizzata la nuova infrastruttura figurano Arzachena, Budoni, Carloforte, La Maddalena, Orosei, Santa Teresa Gallura, Valledoria e molti altri. Altro dato di particolare rilevanza è che il piano per lo sviluppo della banda ultra larga genera effetti positivi per le imprese sarde impegnate nei cantieri dislocati in tutto il territorio regionale: in ogni cantiere, mediamente, lavorano 4 operai.

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