Telecom sfida Kindle e iPad. E-reader in anteprima

Debutta al Salone del libro di Torino la piattaforma di distribuzione per l’editoria firmata dall’azienda di Tlc che presenta anche i prototipi di tre device, tra cui il tablet a marchio Olivetti. Bernabè: “Un’importante opportunità per costruire con gli editori un nuovo modello di business”

Pubblicato il 13 Mag 2010

Cavalcare e non subire il processo di digitalizzazione della carta
fornendo un canale di distribuzione efficiente per i libri
elettronici. Questo l’obiettivo con cui Telecom Italia chiama a
raccolta il mondo dell’editoria presentando, in anteprima al
Salone del Libro di Torino, la sua piattaforma per ebook e gli
e-reader che commercializzerà a partire da dicembre, per
un’offerta a tutto tondo.

“La nascita dello store dedicato all’editoria digitale –
dichiara Franco Bernabè, ad di Telecom Italia – rappresenta
un’importante opportunità per costruire assieme agli editori un
nuovo modello di business, completamente diverso da quelli già
adottati in altri Paesi, lasciando alle case editrici la più ampia
autonomia in termini di scelte commerciali e di determinazione dei
prezzi”.

Si tratta di una iniziativa “con cui Telecom Italia – dice ancora
Bernabè – conferma la sua leadership nell’innovazione
tecnologica proponendo soluzioni e servizi agli editori senza però
volersi sostituire a questi ultimi, mettendo loro a disposizione
una piattaforma integrata in grado di gestire il processo end to
end, dalla
distribuzione fino al pagamento degli e-book”.

All’evento piemontese la leader italiana delle telecomunicazioni
presenta infatti una piattaforma per l’editoria sul modello
musica/libri di iTunes/iBook, con un investimento da parte di
Telecom Italia di circa 8 milioni di euro e che si baserà sulla
più classica redistribuzione dei ricavi: il 70% delle revenue
andrà agli editori, mentre il rimanente 30% resterà in casa
Telecom. “Con un’importante differenza”, spiega Cesare
Sironi, senior vicepresident di TI per il settore strategia e
innovazione, “e cioè che il prezzo dei libri lo faranno gli
editori, non il canale”.

I libri virtuali, protetti da Drm, saranno acquistabili in due
formati: il classico Pdf ed ePub (electronic publication), uno
standard aperto specifico per la pubblicazione di libri digitali
basato sul linguaggio Xml.

Ma accanto all’ebook store Telecom Italia ha pronti anche gli
ebook reader (arriveranno sul mercato contestualmente, a dicembre)
e sono device che traggono un prezioso insegnamento dalle
precedenti esperienze di altre aziende: il Kindle di Amazon, ottimo
per la lettura ma poco potente, e l’iPad, che sta reinventando il
concetto di pc ma è troppo simile agli schermi tradizionali. Il
gruppo guidato da Franco Bernabè darà un’anteprima al Salone di
Torino di tre ereader (ancora nella fase di test, ma funzionanti):
i primi due, targati Samsung e Promelit, con schermo in bianco e
nero da 6 pollici e tecnologia e-Ink, più simili al Kindle, mentre
il terzo, di Olivetti, ha uno schermo retroilluminato da 7 pollici
e aspira a superare l’iPad per leggibilità e il Kindle per
potenza. I prezzi si collocano nel primo caso tra 160 e 350 euro, e
nel secondo tra 250 e 500.

Otre a questo costo, per l'utente c’è quello delle tariffe
per il collegamento a Internet. Come si regolerà Telecom Italia?
“Per gli ereader pensiamo di non far pagare il traffico
necessario per scaricare i libri elettronici”, risponde Sironi,
“mentre per i tablet sul modello Olivetti ci saranno delle
tariffe di navigazione particolarmente convenienti, legate a piani
già esistenti”.

Per utilizzare il portale dei libri digitali i clienti dovranno poi
iscriversi e accedere alla propria area personale dalla quale si
potranno fare gli acquisti attraverso “un motore di ricerca che
gestiamo noi”, precisa Sironi. Per lo shopping degli ebook si
potranno usare la carta di credito ma anche l’addebito in
bolletta per i clienti dell’Adsl Telecom Italia e di Tim o anche
le ricaricabili.

E’ un progetto che avrà successo, conclude Il Sole, se gli
editori di libri e, in un secondo momento, i publisher di giornali,
abbracceranno la filosofia di una piattaforma gestita da un
operatore telefonico che si occuperà anche della tariffazione. E,
ovviamente, se i nuovi ereader e tablet si dimostreranno
all’altezza dei concorrenti “americani”.

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