Fcc, sì alle prime reti per le comunicazioni di emergenza

Concesse 21 autorizzazioni a precise condizioni: i network dovranno adottare l’Lte ed essere interoperabili su scala nazionale

Pubblicato il 14 Mag 2010

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Battaglia vinta per alcuni enti locali statunitensi che da tempo
chiedevano alla Fcc di permettere l’utilizzo della banda dei 700
MHz per creare reti di comunicazione destinate alla pubblica
sicurezza. La Fcc ha accolto 21 petizioni consentendo ad
altrettanti Stati, contee e città di avviare la realizzazione di
network di banda larga wireless per le comunicazioni di
emergenza.

La Fcc ha approvato le petizioni in modo “condizionale”, cioè
fissando diverse condizioni alle reti che verranno realizzate.
Innanzitutto, dovranno essere network usati in un quadro di
interoperabilità in coordinamento con l’Emergency response
interoperability center della Fcc. In più, i network devono avere
interoperabilità a livello nazionale, usare l’Lte
nell’interfaccia di trasmissione e garantire accesso ad alcune
applicazioni, per esempio a Internet e ad applicazioni server
field-based.

"Con questa decisione portiamo l’America molto più vicina
alla creazione di una rete nazionale di pubblica sicurezza su banda
larga che permetterà agli enti che si occupano di pronto
intervento e soccorso di comunicare in tempo reale e scambiare
informazioni critiche nel corso delle emergenze", ha affermato
il presidente della Fcc, Julius Genachowski.

Elemento chiave del piano nazionale per la banda larga della Fcc è
proprio la creazione di una rete nazionale interoperabile per le
comunicazioni di emergenza. Per questo la commissione federale ha
in programma di rimettere all’asta la porzione D-Block della
banda dei 700 MHz, ma tale porzione non è quella che possono usare
adesso gli enti locali autorizzati dalle nuove disposizioni.

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