Porte aperte alla centrale Ngn di Roma

A Collina Fleming Fastweb, Wind e Vodafone lavorano al cablaggio di 7400 abitazioni. L’assessore Cavallari: “Il Comune in prima linea nello snellimento degli iter burocratici”. Intanto Romani convoca le telco per la prossima settimana: “Tavolo senza condizioni”

Pubblicato il 25 Mag 2010

Sono state aperte oggi le porte della prima centrale romana
realizzata da Vodafone, Wind e Fastweb nell'ambito del progetto
che mira a cablare entro luglio 7400 unità abitative (525 edifici)
in modalità P2P ossia portando i cavi direttamente nelle case.

In un incontro che ha visto presenti i responsabili delle reti
delle tre aziende – Mario Mella (Cto di Fastweb),
Sandro Falleni (direttore tecnologie rete fissa di
Vodafone) e Nicola Grassi (direttore Network
development di Wind) – e l'assessore al Personale e al
Decentramento amministrativo del Comune di Roma, Enrico
Cavallari
, è stato svelato il funzionamento
dell'architettura di rete nonché spiegati nel dettaglio i
passaggi tecnici che conducono al cablaggio delle residenze.

Circa 10mila le fibre ottiche terminate nella centrale di
via Morlupo
, un locale di poche decine di mq "a
dimostrazione della ecosostenibilità economica del progetto",
ha sottolineato Mella di Fastweb. "A discapito di quanto si
continua erroneamente ad affermare, lo spazio fisico necessario a
terminare le fibre è esiguo e quindi non è vero che sono
necessari grandi investimenti".

Il pilota di Collina Fleming servirà inoltre a fare da
"paradigma di riferimento per la realizzazione delle nuove
reti a Roma e non solo", ha aggiunto Mella puntualizzando che
"la fibra ottica nelle abitazioni rappresenta l'unica
soluzione tecnologica in grado di traguardare le esigenze di
comunicazioni in ottica future proof".

Verificare la fattibilità tecnologica del progetto, condividere
con altri operatori le tecniche realizzative ed i costi e valutare
i vantaggi implementativi e il livello di apertura della rete i
quattro obiettivi alla base del progetto capitolino.

"Con la tecnologia P2P le fibre saranno portate prima nei
palazzi dove i cavi, sottolissimi, vengono terminati in piccoli box
dai quali poi partono le diramazioni verticali che confluiscono
nelle abitazioni raggiungendo gli Optical Network Termination, i
modem di nuova generazione che garantiranno la navigazione in rete
a 100 Mb. Il tutto a fronte di nessun lavoro invasivo e di nessun
allacciamento alla rete elettrica", ha spiegato Falleni di
Vodafone. E da parte sua Nicola Grassi di Wind ha ricordato che il
progetto "è portato avanti attraverso l'equa spartizione
dell'investimento economico" e che "è aperto agli
altri operatori interessati a portare i servizi ultrabroadband nel
quartiere".

Il Comune di Roma si è fatto promotore
dell'iniziativa e si impegna ad agire sul fronte delle regole
per la posa dei cavi e quindi abbattendo i costi legati alla
burocraiza. "Saremo impegnati in prima linea nello snellimento
degli iter degli interventi – ha annunciato l'assessore
Cavallari. "Roma deve diventare un esempio di città digitale
e per farlo c'è bisogno di cablare. Bisogna sveltire le
procedure anche se Roma è una città difficile a causa della
presenza di numerosi municipi e delle zone a rilevanza storica dove
spesso i cantieri si bloccano. Il nostro compito srà
sburocratizzare gli interventi e spingere i direttori dei municipi
a velocizzare le procedure di valutazione degli stessi".

Intanto si va avanti sul progetto di società della fibra
nazionale. E' fissata per domani l'audizione in Agcom dei
tre vertici di Fastweb, Wind e Vodafone. E il vice ministro
alle Comunicazioni Paolo Romani
ha ribadito oggi che il
tavolo con gli operatori – in calendario per la prossima settimana
– sarà "senza condizioni". La puntualizzazione è
arrivata in risposta alle
dichiarazioni di ieri
dell'Ad di Telecom Italia
Franco Bernabè
che ha annunciato la disponibilità di
Telecom a partecipare ai lavori "ma alle condizioni di
Telecom".

'Stiamo convocando – ha detto Romani intervenendo allo Iab
Forum – per la prossima settimana il tavolo con gli operatori con
la proposta a Telecom di partecipare". "Il tavolo è
senza condizioni, senza pregiudizi, né soluzioni definitive".
L'appuntamento "servirà a tarare un tipo di proposta per
passare dal cavo alla fibra con l'obiettivo di raggiungere lo
switch off sulla banda larga che tutti auspichiamo".

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