America Movil gioca d’anticipo: già progetta il lancio del 4G

Le aste per lo spettro mobile mettono il turbo al mercato messicano. Telefonica ha messo sul piatto 4 miliardi di pesos per la rete 3G, ma la concorrente apre alla quarta generazione

Pubblicato il 27 Lug 2010

America Movil, il primo operatore mobile dell’America Latina per
numero di abbonati, si sta già preparando a lanciare servizi di
quarta generazione in Messico, con una strategia aggressiva che la
pone decisamente avanti rispetto ai competitor, ancora alle prese
con la creazione di reti 3G.

“Non sappiamo esattamente quando, ma stiamo cercando di valutare
il momento più opportuno per la filiale messicana Telcel di
avviare i servizi mobili 4G. Sarà un’importante alternativa per
sviluppare il business dei dati, che è in pieno boom”, ha
dichiarato il chief executive Daniel Hajj in una conference call in
cui ha discusso con gli analisti i risultati finanziari del secondo
trimestre del gruppo.

Le reti wireless di quarta generazione sono ritenute essenziali dai
carrier per fornire accesso a Internet su banda larga e portare
agli utenti in mobilità servizi multimediali in streaming a
velocità molto maggiori di quelle possibili con il 3G.
 La
scorsa settimana, America Movil ha presentato le offerte più alte
per i 21 blocchi da 10MHz nella banda dei 1710 MHz-2170 MHz messi
all’asta dal governo messicano ed è pronta a pagare 3,79
miliardi di pesos, o 297 milioni di dollari. L’asta si è chiusa
lunedì sera e il regolatore telecom Cofetel ha 30 giorni per
annunciare i vincitori finali.

Le gare per le frequenze mobili sono state fortemente volute dal
governo messicano per rendere il mercato interno più dinamico:
mentre America Movil, che attualmente ha circa il 70% dello share
con oltre 61 milioni di abbonati, già parla di 4G, due dei suoi
tre competitor in Messico non hanno lanciato nemmeno le reti di
terza generazione a causa della mancanza di spettro.

Le aste dovrebbero riuscire ad accrescere la concorrenza
nell’industria mobile messicana.
 La rivale numero di America
Movil in America Latina, la spagnola Telefonica, ha offerto 4,13
miliardi di pesos per aggiudicarsi lo spettro di cui ha bisogno per
creare una rete 3G nazionale, mentre un consorzio formato dal
colosso dei media Grupo Televisa e dalla filiale messicana del
carrier mobile NII Holdings è stato l’unico a presentare offerte
per una licenza, anche qui su scala nazionale, nella banda dei 1710
MHz-2170 MHz.

 "Abbiamo molta concorrenza in Messico”,
ha detto Hajj. “E se ci sarà un nuovo entrante sul mercato,
dobbiamo essere in grado di fornire un servizio migliore, più
copertura e qualità e grande capacità dati”.

America Movil, che contava 211,3 milioni di abbonati mobili in 17
Paesi americani alla fine di giugno, ha speso diversi miliardi di
dollari nel 2007 e nel 2008 per creare reti 3G in quasi tutti i
mercati latino-americani in cui è presente e fornire la banda
larga mobile. Ora l’azienda scommette sul boom della domanda di
servizi dati, favorito da device per l’accesso wireless a prezzi
più abbordabili, come netbook e smartphone di fascia bassa, che in
molti casi per gli utenti latino-americani rappresentano il primo
accesso a Internet e alla telefonia.

I servizi dati hanno rappresentato il 22% delle entrate da servizi
di America Movil (88,77 miliardi di pesos) nel secondo trimestre,
in aumento rispetto al 17,6% di un anno prima. Nei prossimi mesi
l’azienda, garantisce Hajj, spingerà con ancor più decisione
sull’offerta di tariffe che comprendono il consumo di dati.

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