WiMax, bicchiere mezzo vuoto: cresce la quotazione dell’Lte

Abi Research: gli abbonati alla banda larga wireless crescono meno del previsto. Pesano la recessione e il ritardo di Clearwire sul progetto che prevede la copertura di rete in 80 mercati entro la fine di quest’anno

Pubblicato il 10 Set 2010

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L’ecosistema WiMax continuerà a crescere nei prossimi cinque
anni, ma a ritmi meno brillanti di quelli attesi in passato.
Secondo il nuovo studio di Abi Research, si conteranno circa 59
milioni di abbonati mobili WiMax nel mondo nel 2015, un dato di
crescita positivo, considerate le attuali condizioni economiche.
Tuttavia, la previsione di Abi si colloca al di sotto dei precenti
modelli di espansione per il WiMax. Per fare un confronto, a maggio
la società di ricerche Maravedis aveva indicato che, benché la
maggior parte dei progetti Lte prenderà il via solo l’anno
prossimo, nel 2015 si arriverà a 200 milioni di utenti.

Secondo Abi, lo sviluppo dell’ecosistema WiMax è stato
rallentato non solo dalla recessione ma anche dai ritardi del
provider wireless Clearwire, che progetta di coprire 80 mercati e
120 milioni di Pop con il WiMax entro fine anno.

La distribuzione di stazioni base WiMax continuerà a crescere fino
a tutto il 2015 ma, nota Abi, alcune di queste stazioni saranno
costruite per rendere possibile una transizione fluida al Td-Lte.
Anche se il Forum WiMax sta mettendo a punto le specifiche finali
del nuovo standard 802.16m, commercializzato col nome di WiMax 2,
molti operatori WiMax hanno cominciato a pensare alla transizione o
all’upgrade verso la nuova evoluzione dell'Lte.

La parte del leone sul mercato delle stazioni base del WiMax spetta
al momento a quattro vendor: Alvarion, leader in termini di market
share, seguita da Samsung, Nsn (grazie all’acquisizione
dell’attività di reti wireless di Motorola) e Huawei.

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