Mannoni (Agcom): “Terminazione mobile a costi più bassi”

Il commissario: “Gli investimenti nella rete non sono argomenti per rivendicare tariffe più alte”

Pubblicato il 08 Ott 2010

Lo stesso metodo applicato per la terminazione fissa, verrà
applicato dall’Authority per le Comunicazioni anche per la
terminazione mobile. Col risultato che “caleranno le tariffe
anche per i consumatori”: lo ha ribadito il commissario Agcom
Stefano Mannoni intervenendo al convegno “Giochiamoci il
futuro” organizzato da Between a Capri. Secondo Mannoni, anche
rilevanti progetti di investimento messi in campo dagli operatori
mobili – come il recente piano annunciato da Vodafone che promette
di spendere un miliardo in tre anni per coprire mille comuni –
“non sono argomenti per rivendicare tariffe di terminazione più
alte”.

Quanto alla società della rete, rilanciata ieri allo stesso
convegno dal presidente dell’Antitrust Antonio Catricalà, per
Mannoni rappresenta un progetto ormai tramontato, infranto sugli
scogli dell’impossibilità di mettere d’accordo tutti gli
operatori: “La società veicolo è una chimera. Non c’è il
consenso per farla”. Quanto all’aumento delle tariffe di
unbundling recentemente imposto da Agcom, “esso è stato deciso
sulla base di metodologie coerenti con le indicazioni europee. E
non è affatto vero che questo incremento, minimo, avrà effetti
sensibili sui prezzi pagati dai consumatori. Come non è vero che
l’incremento scoraggerà gli investimenti nella banda larga
fissa. Anzi, può essere vero il contrario”.

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