Telecom Package, Assoprovider per la neutralità della rete

Pubblicato il 27 Apr 2009

Assoprovider sottoscrive la lettera inviata ai Parlamentari Europei
dalla OpenNet Coalition affinchè venga salvaguardata la
neutralità della Rete nella stesura delle direttive europee che
compongono il cosiddetto "Telecoms Package" e che
influenzeranno profondamente le leggi dei Paesi Membri nel campo
delle telecomunicazioni.

In Europa sono stati proposti un gran numero di emendamenti
concernenti la discriminazione del traffico di rete che, se
approvati dal Parlamento Europeo a Maggio 2009, ridurrebbero i
diritti dei consumatori consentendo agli operatori di filtrare
contenuti e applicazioni, e di dare accesso preferenziale a certi
servizi bloccandone altri.

Le conseguenze saranno gravissime sia per le libertà dei cittadini
sia per l'innovazione basata su Internet: tali pratiche infatti
scoraggeranno gli investimenti sulle infrastrutture, minacceranno
seriamente la prosperità dei medi e piccoli Provider.

Qui il testo della lettera sottoscritta da
Assoprovider e inviata ai Parlamentari Europei

A livello nazionale Assoprovider si augura che il nostro
Parlamento dia un segnale forte a favore della Net Neutrality in
fase di discussione del Disegno Di Legge proposto dai Senatori
Luigi Vimercati e Vincenzo Vita, che va nella giusta direzione a
differenza dei diversi disegni di legge presentati negli ultimi
mesi rivolti alla regolamentazione della rete. Perché vi sia
neutralità a livello di servizio e di applicativi utilizzati
dall'utente finale è necessario che la neutralità sia anche a
monte, a livello di gestione delle infrastrutture, incluse quelle
del sottosuolo. Per questo motivo Assoprovider anche in questo
contesto sottolinea l'importanza per la Rete tutta della vera
libertà di impresa nel settore delle TLC, partendo dai seguenti
punti:

1) separazione della Rete Telecom e di tutte le reti finanziate con
denaro pubblico: la sostituzione di un monopolista nazionale con un
aspirante monopolista localenon è la soluzione né del mercato
italiano delle TLC né tanto meno del Digital Divide. E i monopoli
si creano inevitabilmente quando aziende con sussidi pubblici
locali entrano in competizione diretta con operatori privati pur
continuando a godere sia della finanza collaterale/sussidiaria sia
di accessi privilegiati ad infrastrutture fondamentali che
dovrebbero essere nel pieno godimento di tutta la collettività
(cavidotti, tralicci, immobili, etc.).

2) modifica delle tasse amministrative stabilite dal Codice delle
Comunicazioni che, per la loro entità, di fatto altro non sono che
forzose barriere di accesso che impediscono a piccoli e medi
operatori di investire, ad esempio, nella creazione di reti in
fibra ottica o su frequenze radio riservate.

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