Boom smartphone: +95% nel Q3. Ma dal 2011 i prezzi in calo condizioneranno i profitti

Nokia, con Symbian, resta leader mondiale ma i cellulari Android avanzano a passi da gigante. Apple supera Rim. A trainare sono i Paesi emergenti

Pubblicato il 03 Nov 2010

E’ boom per il mercato smartphone, cresciuto nel terzo trimestre
2010 del 95% rispetto a un anno fa: in tutto sono state distribuite
80,9 milioni di unità negli scorsi tre mesi e Nokia resta leader
con il 33% di share, anche se il suo margine di vantaggio si
assottiglia, secondo la società di ricerche Canalys.

A inseguire a grandi passi sono i cellulari con sistema Android,
che controllano il 25% del mercato mondiale, seguiti da Apple
iPhone (17%) e Rim (15%). Si tratta di uno storico sorpasso per la
casa della Mela rispetto alla rivale dei Blackberry. A trainare la
crescita mondiale sono tuttavia i sempre più numerosi device che
girano su piattaforma Android, aumentati del 1.309% anno-su-anno,
dagli 1,4 milioni distribuiti nel terzo trimestre 2009 agli oltre
20 milioni portati nei negozi di tutto il mondo lo scorso
trimestre.

Symbian mantiene ancora la leadership a livello mondiale dei
sistemi operativi grazie al sostegno di Nokia: nei 56 Paesi
studiati da Canalys, Symbian resta il numero uno in 37 Paesi e a
questi si aggiunge il Giappone, dove il sistema operativo ha il
supporto di Fujitsu e Sharp. I device con sistema operativo
Microsoft rappresentano al contrario solo il 3% delle distribuzioni
mondiali di smartphone nel terzo trimestre, anche se l’outlook
per i prossimi mesi è positivo, grazie al lancio dei cellulari con
Windows Phone 7. La limitazione dei cellulari Microsoft, fanno
notare gli analisti, è che non ci sono grandi spazi per
personalizzare l’interfaccia utente e i requisiti minimi
dell’hardware sono alti, per cui i device non possono
differenziarsi di molto tra loro e comunque sono necessariamente di
fascia alta, al contrario dei cellulari Android che vanno dai
modelli low-cost a quelli più sofisticati.

I Paesi dove gli smartphone stanno crescendo di più sono i
cosiddetti Briic (Brasile, Russia, India, Indocina, Cina), dove le
unità distribuite sono aumentate del 112% anno su anno; anche in
quest’area Nokia resta il vendor leader nel terzo trimestre,
grazie alle sue dimensioni globali e alle estese partnership. In
India, per esempio, la finlandese mantiene uno share del 65% del
mercato degli smartphone e ha accresciuto le unità distribuite del
208% anno su anno a 1,1 milioni di device. Nel Paese si conferma
così il successo della combinazione degli smartphone Nokia e della
sua suite Ovi, che offre e-mail e messagistica, navigazione e
musica. Rim resta invece il numero uno dei vendor di smartphone in
America Latina, dove controlla quasi il 40% del mercato.

Ottime notizie dunque per i produttori di cellulari intelligenti,
ma Canalys avverte le aziende del settore che si troveranno a
fronteggiare una forte pressione sui prezzi nel 2011 perché il
traino del mercato è rappresentato dalla fascia media, non da
quella alta, come fa notare il senior analyst Pete Cunningham.
"Ci aspettiamo un mercato molto aggressivo il prossimo anno in
termini di prezzi”.

In particolare, gli operatori europei spingono sugli smartphone
mid-tier per il mercato delle prepagate, come i device Nokia e
quelli Android meno costosi, spiega Cunningham. 
I produttori di
smartphone cercheranno di differenziarsi per poter mantenere i
prezzi alti ma ciò si rivelerà sempre più difficile, soprattutto
per i tanti vendor che portano sul mercato cellulari Android,
secondo l’analista.
 Per competere, conclude Cunningham, ai
produttori non resterà che integrare nei cellulari intelligenti
nuove tecnologie e altri device elettronici, compresi lo stereo e
le tv di casa.

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