Romani: “Con crisi di governo a rischio l’asta frequenze”

Il ministro per lo Sviluppo economico: “Su procedure, regole e tempi aspettiamo Agcom”. Ma lo spettro da destinare alla gara “è tutto occupato dalle tv”

Pubblicato il 15 Nov 2010

Un'eventuale crisi di governo potrebbe fare slittare i tempi
dell'asta per l'acquisto delle frequenze liberate dal
passaggio al digitale terrestre. Lo sostiene il ministro per lo
Sviluppo economico Paolo Romani, oggi a Milano per illustrare il
passaggio al digitale delle regioni del Nord.

Dall'asta il governo prevede di ricavare 2,4 mld di euro
''e l'augurio del governo è che la cifra possa essere
quella'', sottolinea Romani. Quanto ai tempi
''riguardano l'anno prossimo, perché le frequenze che
oggi vengono messe all'asta sono occupate dalla tv. Abbiamo
detto all'Unione europea che eravamo in grado di anticipare la
vendita di queste frequenze ma su procedure, regole e tempi
aspettiamo l'Authority".

''Certo è – conclude Romani – che se ci fosse una crisi di
governo, questa coinvolgerebbe tutti gli atti a cui il governo sta
lavorando e, quindi, anche questo. Mi auguro che il processo vada
avanti e che la vendita si possa fare il prossimo anno e che nel
frattempo ci sia un governo''.

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