Internet delle cose, le telco puntino sul 3G

Analysys Mason: l’adozione del 2G embedded rischia di far lievitare il total cost of ownership dei sistemi m2m. Ma Telecom Italia avverte: il machine-to-machine aumenta il numero di connessioni, ma non l’Arpu

Pubblicato il 24 Nov 2010

Gli operatori devono considerare con attenzione le tecnologie
wireless su cui baseranno i propri servizi M2M. Secondo Analysys
Mason, l'M2M guiderà la prossima ondata di crescita di
connessioni mobili, ma puntare sulla tecnologia sbagliata farà
esplodere i costi per il carrier. “Le decisioni prese oggi
potrebbero dar luogo a problemi nel lungo periodo”, sottolinea
Ian Streule, senior specialist della società di ricerche.

Streule ha parlato all’interno di un panel tenutosi nell’ambito
del Mobile Asia Congress la scorsa settimana. Secondo l’analista,
scegliere moduli embedded 2G oggi probabilmente farà crescere nel
tempo il costo totale di ownership dei sistemi M2M per gli
operatori. "Il 2G è low-cost, maturo, affidabile e di
qualità sufficiente per adesso, ma potrebbe limitare le strategie
di rete degli operatori nel lungo termine”, specialmente per
quelli che hanno in programma di smantellare i network 2G e di
usufruire del refarming di spettro per i servizi mobili 3G, ha
affermato Streule.

Un operatore che disattiva la sua rete 2G nel 2020 deve mettere in
preventivo circa 175 milioni di dollari per sostituire i suoi
moduli M2M 2G. “I moduli embedded hanno un’aspettativa di vita
fino a 25 anni”, ha aggiunto Streule. “Il total cost of
ownership per l’M2M 3G è quasi sempre più basso che per il
2G."

Anche Telecom Italia ha partecipato al panel mettendo in evidenza
alcuni dei problemi che gli operatori devono affrontare quando
attivano servizi M2M. “In Italia l’M2M esiste da circa 12 anni,
siamo stati uno dei primi Paesi europei a introdurre i contatori
intelligenti”, ha dichiarato Roberto Saracco, direttore del
Future Centre di Telecom Italia. Ma anche se implementare l’M2M
fa crescere il numero di connessioni mobili, causa anche una caduta
delle entrate per connessione, ha aggiunto Saracco.
"Sarebbe un suicidio dire ai nostri investitori che il numero
di connessioni si è moltiplicato ma che il nostro Arpu è
precipitato”, ha affermato il dirigente di Telecom Italia.
Saracco ha anche fatto notare che alcuni servizi M2M probabilmente
attraverseranno i confini internazionali e questo farà salire i
costi per gli operatori e i loro clienti.

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