Ue, pacchetto Telecom l’eredità della Reding

Ora l’ultima parola spetta al Consiglio dei ministri delle Tlc previsto il 12 giugno

Pubblicato il 07 Mag 2009

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“Accolgo con favore l’appoggio che il Parlamento europeo ha
dato al pacchetto di riforma delle Tlc, votando a larga
maggioranza le tre parti più rilevanti: la creazione di un
organismo europeo delle Tlc (il Berec), le nuove direttive sullo
spettro radio e quelle sul Gsm”. Commenta con queste parole il
voto in sessione plenaria dell’europarlamento sul telecom
package, Viviane Reding. Commissario Ue alla Società
dell’Informazione. “Ora la palla passa al Consiglio dei
ministri delle Tlc che dovrà decidere se accettare o meno il
pacchetto – continua – . Per quanto riguarda l’emendamento
votato (quello che prevede che il distacco delle connessione
Internet possa avvenire solo su sentenza del tribunale), credo
che sia un importante riaffermazione dei diritti dei cittadini
europei”.

Il prossimo Consiglio è previsto per il 12 giugno. In quella
data si saprà se il pacchetto vedrà la luce oppure se sarà la
nuova Commissione Ue e il nuovo Parlamento a dover ricominciare
da zero.

Ieri l'Europarlamento aveva votato un emendamento facendo
ritornare l'intero pacchetto al processo di negoziato.

L'emendamento, passato con 407 voti a favore, 57 contrari e
171 astensioni, prevede che la cessazione del collegamento a
Internet possa avvenire solo dopo una decisione da parte del
Tribunale in questo senso.
«Quando anche una sola parte viene modificata allora tutto il
pacchetto deve ritornare alla conciliazione. Questa è la
conseguenza di questo voto» ha detto la relatrice, socialista
francese Catherine Trautmann.

Il Parlamento eruopeo, ha così chiuso le porte alla legge
Sarkozy che voleva la disconnessione di Internet ai
"pirati" da parte dei soli provider.

Il pacchetto comprende una direttiva sul quadro normativo per le
comunicazioni elettroniche che tratta dello spettro radio, della
nuova autorità delle telecomunicazioni, della separazione
funzionale della rete e delle norme per le reti di nuova
generazione. Un'altra direttiva riguarda la trasparenza e la
pubblicazione delle informazioni destinate agli utenti, la
migliore accessibilità per gli utenti disabili, i servizi di
emergenza e accesso al numero 112 nonché la connettività di
base e la qualità dei servizi. Tratta inoltre della tutela della
privacy, toccando aspetti quali l'informazione da fornire
agli utenti sull'eventuale compromissione dei loro dati
personali in seguito a una violazione della sicurezza della rete
e il rafforzamento dei poteri di attuazione e controllo delle
autorità competenti, in particolare nella lotta allo spam, e il
miglioramento della cooperazione e del controllo
trasfrontalieri.

Vi è poi un regolamento volto all'istituzione di un nuovo
organismo comunitario (Berec) incaricato di migliorare il
funzionamento del mercato interno delle reti e dei servizi di
comunicazioni elettroniche, in particolare per quanto riguarda lo
sviluppo delle comunicazioni elettroniche comunitarie.

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