Ngn, Sambuco: “Sì allo Stato imprenditore. Ma la rete dovrà tornare al mercato”

Secondo il capo dipartimento del Mse per velocizzare la realizzazione delle nuove reti serve una partnership pubblico-privata a guida statale. Il network dovrà essere sostenuto da risorse pubbliche in attesa che si sviluppi la domanda

Pubblicato il 22 Feb 2011

Come spingere la realizzazione delle Ngn in Italia? Al quesito
risponde in un lungo intervento sul quotidiano Il Foglio il capo
dipartimento ministero dello Sviluppo economico Roberto
Sambuco.

"La strada è semplice. Non sono necessari soldi a fondo
perduto: lo Stato deve farsi imprenditore a tempo. Tutti
concordiamo sull'obiettivo di portare la fibra ottica in tutte
le case, le aziende, in ogni punto di accesso ma nessuno sa quando
potrà accadere". Sambuco sottolinea che "le politiche di
investimento delle aziende di Tlc – pressante come sono dalle
trimestrali – sono guidate dal marketing e del commerciale. Oggi
non c'è nessuno di questi uffici che possa spingere le proprie
aziende a fare investimenti nelle reti di nuova generazione: la
domanda è troppo debole e lo sarà ancora per un tempo che nessuno
conosce con precisione".

Ma l'Italia non può permettersi di aspettare: "Dobbiamo
velocizzare perché si tratta di investimenti onerosi e lunghi.
Perciò serve lo Stato imprenditore che si sovrapponte
temporalmente al mercato".

Lo Stato potrà avere un dicreto ritorno dell'investimento –
sostiene Sambuco: "La nuova rete sarà molto redditizia".
Il progetto dovrà essere poratto avanti attraverso una partnership
pubblico-privata in cui lo Stato fa da guida per le in frastrutture
passive. "Siamo al lavoro su questo da diversi mesi". la
parte pubblica però può subentrare a una condizione: "Entro
massimo dieci anni lo stato deve abbandonare l'investimento e
rilasciare al mercato l'infrastruttura costruita. la società
così costituita permetterà al mercato di aspettare che la domanda
tiri arrivando nel tempo al passaggio dalla guida pubblica a quella
privata. Tutti avranno il loro ritorno sull'investimento, tutti
avremo molto prima l'infrastruttura delle comunicazioni del
futuro, la rete delle reti".

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