Contributi non versati, l’Agcom diffida le telco

Telecom Italia in debito di 25 milioni di euro e Vodafone di 14 milioni. L’Authority passa all’azione formale

Pubblicato il 01 Mar 2011

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L'Agcom diffida le grandi società di comunicazione per il
mancato versamento del contributo annuale completo a copertura del
fabbisogno della stessa Autorità. Chiamati a rispondere ci sono
operatori come Telecom Italia che, secondo i calcoli
dell'Autorità, dovrebbe versare 25 milioni di euro per gli
anni 2006-2010, Vodafone Italia che dovrebbe invece dare circa 14
milioni di euro e Sky Italia che dovrebbe versare contributi per
circa sei milioni di euro. La decisione di far partire le delibere
formali – Vodafone e Sky avevano già ricevuto una lettera a
dicembre scorso – è stata presa dal consiglio di ieri, presieduto
da Corrado Calabrò.

La base di riferimento normativa è la finanziaria 2006 (la legge
23 dicembre 2005 numero 266). Per il 2006 gli operatori di
comunicazione erano tenuti a versare contributi nella misura
dell'1,5 per mille dei ricavi risultanti dall'ultimo
bilancio approvato prima della data di entrata in vigore della
legge. Per gli anni successivi è la stessa Autorità a decidere,
con delibera, le variazioni della misura e delle modalità della
contribuzione, nel limite massimo del 2 per mille dei ricavi.
Ora l'oggetto del contendere è la formazione della base di
calcolo. Secondo alcuni operatori, l'Agcom richiede solo ora di
includere delle voci nei ricavi, la cui esclusione non è mai stata
contestata negli anni precedenti.

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