Nsn-Motorola, disco rosso dell’antitrust cinese

Il Mofcom blocca per la terza volta l’operazione da 1,2 miliardi di dollari che dovrebbe portare le attività di rete mobile della società americana all’interno della joint venture finlandese-tedesca. Dietro le quinte il contenzioso fra Huawei e Motorola su diritti di proprietà intellettuale

Pubblicato il 10 Mar 2011

L’antitrust cinese blocca l’accordo di Nokia Siemens Networks
per l’acquisizione delle attività di rete mobile di Motorola,
che la jv finlandese-tedesca contava di chiudere questo trimestre:
le autorità competenti in Cina non hanno per ora concesso il via
libera. In un documento pubblicato ieri, Nokia Siemens ha detto che
continuerà a perseguire l’obiettivo di incorporare le attività
di rete di Motorola, ma non sa indicare quando l’acquisizione
potrà concludersi. "La proposta di acquisizione è entrata
nella terza fase del processo di revisione presso l'Ufficio
anti-monopolio del ministero del Commercio in Cina (Mofcom)",
ha laconicamente commentato Nokia Siemens.

Nokia Siemens Networks aveva annunciato lo scorso luglio
l’intenzione di acquisire per 1,2 miliardi dollari la maggior
parte delle attività di rete wireless di Motorola (escluse le
attività Iden e i brevetti), un’operazione che, a detta della
jv, le avrebbe portato oltre 50 nuovi clienti e che avrebbe
contribuito ad espandere il suo business in Giappone e negli Stati
Uniti. L’azienda aveva anche detto allora che si aspettava di
chiudere la transazione entro il 2010.

Tuttavia a fine dicembre Nokia Siemens ha fatto sapere che la
chiusura dell’accordo sarebbe slittata al primo trimestre del
2011 perché ancora non era arrivata l’approvazione del Mofcom.
Il Ceo Rajeev Suri aveva dichiarato che l’azienda stava
collaborando attivamente con il regolatore cinese.

A gennaio nella vicenda è entrato il produttore cinese di
attrezzature telecom Huawei, che ha fatto causa negli Stati Uniti
contro Motorola per evitare che quest’ultima trasferisse
"illegalmente" la proprietà intellettuale di Huawei a
Nokia Siemens Networks attraverso l'acquisizione. Huawei e
Motorola hanno infatti lavorato insieme nell’ambito
dell’accesso radio e delle reti core a partire dal 2000 e
Motorola ha rivenduto, con il proprio marchio, alcuni prodotti
Huawei, il che vuol dire che è a conoscenza di alcune informazioni
riservate del vendor cinese.

Huawei ha vinto un'ingiunzione preliminare per impedire che le
informazioni passino da Motorola a Nokia Siemens, ma il giudice
americano non ha bloccato la transazione. L’head of strategy and
business development di Nokia Siemens, Michael Matthews, ha
ribadito che l'acquisizione "non ha niente a che vedere
con l’accesso a informazioni riservate su Huawei o le sue
attività. Non abbiamo bisogno di queste informazioni, non le
vogliamo, e rispettiamo pienamente la proprietà intellettuale
degli altri”, ha assicurato.

Evidentemente queste dichiarazioni non sono state sufficienti per
le autorità cinesi, che ora sembrano voler tergiversare prima di
approvare la transazione. L’accordo Nokia Siemens-Motorola ha
già ottenuto il via libera degli organi antitrust in Europa e
negli Stati Uniti e le approvazioni normative di Brasile, Giappone,
Russia, Sud Africa, Taiwan e Turchia.

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