Ngn, “modello Trentino” best practice europea

La partnership pubblico-privato adottata dalla Provincia autonoma al centro di un confronto al Parlamento Ue sul ruolo delle regioni nella realizzazione dell’Agenda digitale. Gambardella (Etno): “La autorità pubbliche possono stimolare la domanda di rete da parte dei cittadini”

Pubblicato il 24 Mar 2011

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È il Trentino il modello da seguire per le Ngn. È quanto emerso
dalla conferenza ''Internet for all: delivering broadband
to the EU regions" organizzata al Parlamento europeo da
Patrizia Toia, vice presidente della Commissione Industria.

A sottolineare l’efficacia del modello trentino il presidente
dell’Etno Luigi Gambardella, che ricordato come “il ruolo delle
autorità pubbliche, e delle regioni in particolare, per il
raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale va oltre la
realizzazione delle reti di nuova generazione". “Esse
possono stimolare la domanda di tali reti da parte dei consumatori
– ha proseguito – aumentando di conseguenza gli incentivi per
intraprendere investimenti rischiosi”. E proprio in questa
direzione va la partnership pubblico-privato elaborato dalla
Provincia Autonoma di Trento lo scorso dicembre; accordo che
assicurerà la copertura in fibra a oltre 150 mila unità
immobiliari, pari a circa il 60% di quelle dell'intera
provincia.

Lo sviluppo della banda larga nell’Unione Europea ed il ruolo
cruciale delle regioni per il raggiungimento degli obiettivi
dell’Agenda Digitale sono stati i temi centrali della conferenza.
Il Parlamento europeo è attualmente impegnato nel processo di
adozione della Decisione per il Programma sul Radio Spettro, che
stabilirà l'assegnazione delle frequenze del digital dividend
per lo sviluppo della banda larga mobile, che si dovrebbe
concludere entro l’estate.

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