La Provincia di Trento smentisce Vodafone: “Non finanziamo rete Telecom”

Nessun contributo pubblico, anzi: in una nota l’ente chiarisce i rapporti con la società capitanata da Bernabè replicando alle dichiarazioni di Bertoluzzo sull’erogazione di fondi a favore del competitor. “Vodafone non ha firmato il memorandum e solo Telecom ha concretamente manifestato interesse a contribuire al progetto”

Pubblicato il 13 Apr 2011

“La Provincia autonoma di Trento non sta finanziando Telecom e
non eroga nessun contributo, anzi”. È quanto viene detto in una
nota dell'ente in risposta alle dichiarazioni di Paolo
Bertoluzzo, Ad di Vodafone, che ieri in
audizione
davanti alla Commissione Lavori Pubblici del Senato,
ha bocciato l’accordo tra Telecom Italia e l’amministrazione
trentina dove “il denaro pubblico va a finanziare la rete
Telecom”.

“La Provincia autonoma di Trento – spiega la nota – sta definendo
un proprio progetto che punta a legare in un rapporto sinergico
tutto quanto è disponibile sul territorio in termini di
infrastrutture civili e di reti, al fine di portare la larga banda
in tutte le abitazioni del Trentino. Il confronto è stato ed è
aperto a tutti gli operatori che vogliono partecipare, in termini
di conferimenti infrastrutturali e/o di apporto di liquidità. Ad
oggi, sulla base delle consultazioni avviate lo scorso anno, solo
Telecom ha concretamente manifestato l'interesse a contribuire
al progetto, con il conferimento della propria infrastruttura
civile e, successivamente, del rame. Ma il progetto è tutt'ora
aperto a quanti vogliano aderirvi”.

Il
Mou
(Memorandum of understanding) sottoscritto lo scorso 8
febbraio con Telecom non è esclusivo. “Esso contiene però
elementi che permettono al progetto Trentino di accelerare ed
ottimizzare, per quanto possibile, l'arrivo della fibra ottica
nelle case – prosegue la nota -. In questo modo infatti si evita di
fare nuove infrastrutture civili (scavi, cavidotti) laddove è
possibile, utilizzando quelle esistenti, e per centinaia di
chilometri. E cosa ancora più importante a seguito del
conferimento del rame da parte di Telecom, si potrà gestire lo
switch-off dal rame alla fibra ottica: condizione indispensabile,
questa, per poter garantire un ritorno certo in termini di utenti
(e quindi di ricavi) al progetto”.

“Il progetto Trentino – conclude la nota – per quanto riguarda le
scelte tecniche, adotta le linee guida architetturali che sono
state delineate nel gruppo di lavoro coordinato dal ministro Romani
a cui hanno partecipato tutti i principali operatori
nazionali".

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