ULTRABROADBAND

Nove dollari al mese alle famiglie povere, gli Usa studiano sussidio per la banda larga

Il progetto sul tavolo della Federal communication commission riguarderà i nuclei a basso reddito che sottoscriveranno un abbonamento per Internet ad alta velocità. Obama: “Vogliamo raggiungere altre 20 milioni di abitazioni”

Pubblicato il 10 Mar 2016

Antonello Salerno

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Rendere la banda larga più facilmente accessibile alle famiglie a basso reddito. E’ questo l’obiettivo dell’iniziativa della Fcc, l’authority per le comunicazioni statunitense, che ha intenzione di estendere alle connessioni dati il programma “Lifeline”, che mette due milioni di dollari a disposizione delle famiglie più povere per incentivare le connessioni telefoniche. Il programma, su cui si registra l’opposizione di alcuni componenti di area repubblicana, sarà votato dalla commissione il 31 marzo, e prevede per l’ultrabroadband, se dovesse passare nei termini anticipati dal New York Times, un contributo di 9,25 dollari al mese. Il programma della Fcc prevede tra le altre cose l’istituzione di un “national eligibility verifier” che si occupi di evitare frodi e stabilire chi può effettivamente avere accesso al contributo.

Il progetto ha ricevuto l’endorsement del presidente Obama: “Tutti gli studenti americani – ha detto l’inquilino della Casa Bianca in un post pubblicato su Facebook – dovranno avere la possibilità di navigare online. Vogliamo chiamare questo programma ‘ConnectAll’ – ha aggiunto – e non è indirizzato soltanto agli studenti, ma anche a tutti coloro che sono alla ricerca di un lavoro e che hanno bisogno di acquisire nuove competenze”. L’obiettivo del Governo Usa è di dare la possibilità a 20 milioni di famiglie a basso reddito di sottoscrivere un abbonamento a Internet ad alta velocità.

Soltanto metà delle famiglie a basso reddito ha in casa un collegamento a Internet ad alta velocità – afferma Tom Wheeler, presidente della Fcc motivando il provvedimento – E il 43% dei cittadini che non sottoscrivono queste offerte dice che non ha la connessione perché non può permettersene il costo”.

Secondo le intenzioni dell’authority, inoltre, il fatto che il contributo statale possa essere determinante per convincere molte famiglie a sottoscrivere gli abbonamenti potrebbe essere un driver anche per gli operatori, che troverebbero più conveniente portare la connettività nelle aree dove oggi non c’è perché non assicurerebbe alle telco ricavi adeguati.

Oggi il costo medio di una connessione a banda larga nelle aree urbane è di circa 52,5 dollari al mese, e il fatto che molte famiglie ne siano tagliate fuori ha un impatto economico significativo, che la Casa bianca ha provato a quantificare: chi è in cerca di occupazione, secondo il report messo a punto dal Governo Usa, troverebbe lavoro il 25% più velocemente se potesse disporre di un collegamento efficiente al Web.

Se venisse centrato l’obiettivo di raggiungere altri 20 milioni di famiglie l’adozione della banda larga passerebbe dal 76% della popolazione Usa della fine del 2014 all’82%.

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