IL RAPPORTO

Connessione Internet, Sos tariffe: “Costi alti per il recesso anticipato”

L’analisi dell’associazione mette in evidenza il prexzzo per chi ha intenzione di cambiare o disdire la fornitura per la connettività in fibra o in Adsl, a un mese dall’entrata in vigore delle nuove linee guida AgCom sulle penali

Pubblicato il 28 Nov 2018

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Come stabilito dall’AgCom, a partire da gennaio 2019 i costi di disdetta richiesti dalle compagnie telefoniche dovranno essere proporzionati al valore reale del contratto: per lasciare un provider si dovrà pagare al massimo una somma pari al canone mensile. Ma quale sarà l’effettivo risparmio rispetto allo stato attuale delle cose? Una risposta prova a darla la piattaforma di comparazione prezzi SosTariffe.it, che ha stimato i costi di recesso anticipato (e le relative penali) applicati dagli operatori. Un’indagine stilata analizzando piani e contratti relativi alle offerte di fibra ottica e Adsl dei principali provider internet attivi in Italia nel mese di novembre 2018.

Fibra ottica con tecnologia Ftth: il recesso anticipato costa caro

Oggi attivare un contratto per internet fisso con fibra ottica Ftth (Fiber to the home) costa circa 33 euro al mese. Un prezzo nella media, che per il primo periodo promozionale può calare anche fino a 27 euro. E lo sconto è anche abbastanza prolungato: in media 13 mesi. Le cose cambiano quando si tratta di recedere dal contratto. Chi voglia cessare del tutto la linea, per decesso del titolare ad esempio, deve pagare 57 euro (o comunque una cifra compresa tra 40 e 65 euro). Nel caso invece si voglia passare a un altro provider, si dovrà sostenere un costo di 42 euro in media (ma può oscillare dai 35 ai 56 euro). Meglio non recedere in anticipo rispetto alla scadenza naturale del contratto: la penale (che si deve aggiungere ai costi visti in precedenza) in questo caso è in media è di 21 euro, molto più alta rispetto alla fibra ottica Fttc (Fiber to the cabinet) e all’Adsl tradizionale.

Anche per l’Fttc l’abbandono è piuttosto oneroso

Le famiglie che navigano su internet con fibra ottica a tecnologia Fttc pagano in media 34 euro al mese di canone. Per i primi mesi in genere è in promozione a 28 euro. Ma gli sconti si concludono già dopo soli sei mesi. Anche in questo caso la cessazione della linea è onerosa: in media 57 euro (ma a seconda dei provider la somma può oscillare dai 49 ai 70 euro). Note dolenti anche per passare a un altro provider. Chi prova ad abbandonare la compagnia per approfittare di un’offerta della concorrenza dovrà pagare 43 euro (cifra che oscilla dai 35 ai 56 euro, a seconda dell’operatore). La penale per recesso anticipato qui è lievemente più bassa rispetto alla tecnologia Ftth: circa 18 euro.

Sull’Adsl recedere in anticipo si può, ma cessare la linea non conviene

Il canone mensile di una connessione Adsl in genere si aggira intorno ai 33 euro, che diventano 28 in promozione, in genere per i primi sette mesi. In questo caso, cessare la linea comporta un impegno economico significativo, pari a 61 euro in media (con cifre che oscillano dai 49 ai 70 euro). Chiudere un contratto Adsl, in sostanza, costa di più rispetto a alla cessazione di una linea in fibra ottica. Si risparmia viceversa nel passaggio ad altro provider, che costa 39 euro in media (cifre comprese 35 e 56 euro). Anche la penale per il recesso anticipato non è eccessiva e ammonta a 11 euro. Si tratta dunque – sottolinea SosTariffe.it – di un buon momento per cambiare operatore, potendo beneficiare del risparmio garantito dalle nuove linee guida fissate dall’Authority.

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