IL CONCORSO

Il Cvcn scalda i motori, via alla selezione di 70 esperti di cybersecurity

Il Centro di valutazione e certificazione nazionale avrà il compito di verificare le condizioni di sicurezza di prodotti, apparati e sistemi utilizzati per il funzionamento di reti e servizi strategici. Ecco come candidarsi

Pubblicato il 03 Ago 2020

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Pubblicato in Gazzetta il bando per la selezione di 70 esperti in sicurezza informatica che andranno a formare i Cvcn, Centri di valutazione e certificazione nazionale, istituito dalla legge Legge n. 133 sul perimetro cibernetico. L’annuncio arriva via Twitter dalla sottosegretaria alle Tlc, Mirella Liuzzi, che aveva pre-annunciato la novità in un’intervista a CorCom.

Si cercano, nel dettaglio, 45 profili da funzionario  informatico/specialista  di  settore cientifico   tecnologico, 15 unità e 10 con skill in ambito  di  telecomunicazioni.

Cos’è il Cvcn

Nel febbraio 2019 l’allora ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio istituì presso l’Iscti (Istituto Superiore della Comunicazioni e delle Tecnologie dell’Informazione) del Mise il Centro di valutazione e certificazione nazionale (Cvcn) per la verifica delle condizioni di sicurezza e dell’assenza di vulnerabilità di prodotti, apparati, e sistemi destinati ad essere utilizzati per il funzionamento di reti, servizi e infrastrutture strategiche, nonché di ogni altro operatore per cui sussiste un interesse nazionale. Si tratta di una delle azioni qualificanti per la costruzione dell’architettura nazionale sulla sicurezza cibernetica, tracciata per la prima volta dal Dpcm del 24 del gennaio 2013 e poi diventato legge 133.

Il comma 6 comma 6 dell’art.1 stabilisce, con un regolamento da adottare entro fine settembre 2020, le modalità di svolgimento delle attività di procurement da parte dei soggetti inclusi nel perimetro cibernetico nazionale per quel che concerne l’acquisizione di beni e servizi informatici. La norma prevede, in estrema sintesi, che i soggetti afferenti al perimetro cibernetico nazionale che intendano acquisire beni, sistemi e servizi Ict, debbano darne comunicazione al Cvcn. La comunicazione deve includere anche la valutazione da parte dell’operatore “del rischio associato all’oggetto della fornitura, anche in relazione all’ambito di impiego”. Il Centro in caso di particolari complessità “può effettuare verifiche preliminari ed imporre condizioni e test di hardware e software”. In caso di imposizione di specifiche condizioni e test di hardware e software, i relativi bandi di gara e contratti devono essere integrati con clausole che vincolano il contratto al rispetto delle condizioni e all’esito favorevole dei test disposti.

Inoltra le legge stabilisce che  i “soggetti individuati quali fornitori di beni, sistemi e servizi destinati alle reti […] assicurano al Cvcn la propria collaborazione per l’effettuazione delle attività di test” sostenendone gli oneri.

Come presentare la domanda di concorso

La domanda di ammissione al concorso deve essere  presentata esclusivamente per via telematica, attraverso il Sistema pubblico di identità digitale (Spid), compilando l’apposito  modulo  elettronico sul  sistema  “Step-One  2019”,  raggiungibile  sulla  rete  internet all’indirizzo   “https//ripam.cloud”,   previa   registrazione  del candidato sullo stesso sistema. Per la partecipazione al concorso il candidato deve essere in  possesso  di  un  indirizzo   di   posta elettronica certificata (Pec) a lui intestato. La registrazione, la compilazione e l’invio on line della domanda devono essere completati entro il quindicesimo giorno, decorrente  dal  giorno  successivo  a quello di pubblicazione del presente bando nella  Gazzetta  Ufficiale della Repubblica italiana.

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