LO STALLO

Agcom e Garante Privacy, le nomine slittano a data da destinarsi

Rimandato per l’ennesima volta il voto in Parlamento per il rinnovo delle Authority. I collegi restano in carica fino al 31 marzo

Pubblicato il 26 Feb 2020

F. Me

parlamento italiano

Slittano ancora le nomine di Agcom è Garante Privacy. Il Senato ha infatti rimandato, a data da destinarsi, le votazioni per eleggere i membri delle authority. Stando a quanto risulta a CorCom l’appuntamento slitterà anche alla Camera.

Si tratta dell’ennesimo rinvio. La votazione sarebbe dovuta avvenire domani 27 febbraio, dopo che la conferenza dei capigruppo di Montecitorio aveva deciso di annullare quella in programma il 18 febbraio alle ore 18.

I nomi in lizza

Per la presidenza Agcom, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si sarebbe espresso a “favore” di una figura “super-partes”, ossia non legata, almeno “formalmente”, ad alcun partito. Roberto Chieppa, Vito Cozzoli e Roberto Garofoli i tre nomi che stanno circolando nelle ultime ore.

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Per Antonello Giacomelli, ex sottosegretario alle Comunicazioni del governo Renzi, si starebbe invece prospettando una poltrona da commissario.

Per quanto riguarda la Privacy invece ci sarebbe un accordo su su Pasquale Stanzione, giurista ed ex docente di Diritto Privato all’Università di Salerno che, secondo quanto risulta a CorCom ci sarebbe il “via libera” di centro-destra e centro-sinistra.

Il senatore di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa, che ha presentato la propria candidatura a riapertura della “partita” a seguito dell’insediamento del governo giallo-rosso, era stato in pole position. Classe 1947, La Russa – su cui c’era la convergenza del centro-destra – sarebbe diventato in automatico il nuovo Garante per effetto del regolamento che prevede l’elezione a Garante del componente più anziano fra i quattro eletti dal Parlamento (due dalla Camera e due dal Senato). Ma a quanto risulta a CorCom è su Pasquale Stanzione, classe 1945, che il centro-destra avrebbe deciso ora di convergere. E il candidato sarebbe gradito anche al centro-sinistra.

Per il collegio si fanno i nomi del professore di Diritto Costituzionale all’Università Bocconi, Oreste Pollicino, e della professoressa Monica Palmirani, coordinatrice del Corso di Dottorato in Law, science and technology all’Università di Bologna.

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