L'AUDIZIONE

Agcom, Lasorella: “Regolare il settore digitale nostra missione prioritaria”

Lo ha detto il presidente dell’Autorità di fronte alla vigilanza Rai: “Il Digital Service Act dell’Ue punto di partenza del nostro operato”. Focus su copyright e normazione delle piattaforme

Pubblicato il 14 Apr 2021

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La nostra missione in questa consiliatura in cui sostanzialmente si realizza quella convergenza per la quale Agcom è stata istituita a suo tempo è forse proprio quella della regolazione del digitale e questo non può che avvenire peraltro in un quadro europeo. Sulla questione delle piattaforme vorrei dare un quadro di insieme: tutta la disciplina della regolazione dei servizi digitali finora è parziale. Sostanziale ci sono stati pochi interventi in materia: la vecchia direttiva Smav in materia di tutela dei minori e tutela dell’audiovisivo, il diritto d’autore, alcuni interventi come il secondary ticketing”.

Lo ha detto il presidente dell’Autorità per le Comunicazioni, Giacomo Lasorella, ascoltano in audizione in commissione di Vigilanza Rai. “Finora ci sono sostanzialmente una serie di interventi abbastanza separati e settoriali – ha aggiunto – c’è bisogno evidentemente di una cornice complessiva e questa è quello che sta cercando di fare l’Europa attraverso il Digital Service Act dovrebbe sostanzialmente dare un nuovo quadro d’insieme consentendo agli Stati e alle autorità all’interno degli Stati di effettuare un controllo e un monitoraggio un’applicazione a 360 delle leggi”.

“Poi c’è l’attuazione delle due grandi direttive: Smav e Copyright che il senato dovrebbe approvare nella legge di delegazione europea e poi il Governo sarà chiamato ad attuare – ha detto ancora Lasorella – in particolare la direttiva Smav offre grandi prospettive in materia di minori e di coregolazione del settore dei video sharing platforms o dei video on demand. E’ una grande occasione per elaborare una legislazione e un modello di regolazione e coregolazione che veda Agcom in una posizione centrale e serva a rispondere alle esigenze dei cittadini”.

Lasorella ha accesso anche i riflettori sui problemi di Dazn. “L’Autorità monitorerà tutto ciò che vi è da monitorare e, nell’ambito delle nostre competenze, faremo il nostro”, ha annunciato,  rispondendo in Commissione di Vigilanza a una domanda sull’assegnazione dei diritti della seria A di calcio a Dazn e sui problemi di trasmissione riscontrati nel corso di Inter-Cagliari di domenica scorsa.

Le reazioni politiche all’audizione

“Fin dall’inizio del suo insediamento, si è instaurata una proficua collaborazione con il Presidente dell’Agcom, che si è intensificata con la nascita del nuovo Esecutivo alla luce del diverso equilibrio politico-parlamentare venutosi a determinare. Mi sono infatti personalmente attivato per segnalare la necessità di una verifica di tutte le misure a garanzia del pluralismo, anche tramite un diverso schema rispetto ai modelli attuali, tenuto conto della connotazione tecnico-politica del Governo in carica, sostenuto da un’amplissima maggioranza e con un’opposizione costituita inizialmente da un solo Gruppo parlamentare, a cui si è aggiunta alla Camera la formazione di una componente politica nell’ambito del Gruppo parlamentare Misto”, ha detto il presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Alberto Barachini.

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“Ho più volte sottolineato l’esigenza che la Commissione, congiuntamente all’Agcom, effettui una doverosa ricognizione di tutte le misure volte alla più efficace tutela del pluralismo da parte del Servizio pubblico radiotelevisivo in questo nuovo scenario, non solo nelle fasi che ricadono sotto la disciplina della par condicio, nella prospettiva di una corretta ed adeguata rappresentazione di tutte le voci, in particolar modo di quelle di dissenso”, ha fatto presente Barachini ricordando, da un lato, il recente atto di indirizzo dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (92/21/Cons) sul rispetto del pluralismo dell’informazione e, dall’altro, l’esame avviato dalla Commissione parlamentare dell’atto di indirizzo sulla presenza delle forze politiche di opposizione nel servizio pubblico radio televisivo, presentato dalla senatrice Santanchè e dal deputato Mollicone di Fdi.

Proprio Federico Mollicone, che è anche responsabile Innovazione di FdI, ha evidenziato la necessità di rafforzare Agcom “con più mezzi e fondi, per garantire la libertà di manifestazione del pensiero nel confronto con le piattaforme digitali. In particolare, deve essere istituita la Polizia Digitale e un meccanismo di arbitrato immediato in caso di segnalazione sulle piattaforme digitali”.

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